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Pasta, pane, gasolio: i prezzi non si fermano più

ALLARMEL`inflazione a giugno schizza fino al 3,8% rispetto a un anno fa, contro il 3,6% di maggio. Era dal luglio 1996 che il costo della vita non si spingeva così in alto. Su base congiunturale la crescita è stata dello 0,4%. Pasta e gasolio hanno ormai pre- so il volo rispetto a giugno 2007: +22,4% la prima, +31,2% il secondo. Ma è boom anche per pane (13%), latte (+11,1%) e benzina (+12,6%). Nel complesso, in un anno, i prezzi degli alimentari sono saliti del 6,1%. Tanto che, secondo la Confederazione italiana agricoltori (Cia), nel primo semestre i consumi alimentari calano del 2%, con gli ortaggi a -6,2% e il pane a -6%. E ancora non sono stati considerati gli aumenti di luce e gas, oltre il 4%, previsti da oggi. I dati dell`Istat, insomma, sono ben diversi da quelli del governo, che nel Dpef ha programmato l`inflazione di quest`anno all`1,7%, in modo che, con l`avallo di Confindustria, per i rinnovi dei contratti si parta da un costo della vita che è meno della metà di quello reale. Per il Codacons, che chiede al governo un decreto per introdurre il triplo prezzo sugli alimentari – all`origine, all`ingrosso e al dettaglio – gli aumenti si traducono in una stangata da 1.500 euro annui a famiglia, per Federconsumatori e Adusbef l`aggravio sarà di oltre 1.800 euro: 734 per i costi diretti dell`energia, 533 per gli aumenti di alimentari e bevande, 546 per i costi indiretti da caro-greggio. Il totale porterà il tasso d`inflazione 2008 al 6,1%. Il costo della vita, peraltro, sta crescendo pericolosamente in tutta Europa, con l`inflazione della zona euro al 4% a maggio. “Un problema che ci crea grande preoccupazione“, commenta il commissario europeo agli Affari economici Joaquin Almunia, per il quale a fine anno l`inflazione media risulterà superiore al 3,2% previsto a primavera. “Il modo di reagire – avverte Almunia – non è creare nuove distorsioni dei mercati, stiamo attenti a non creare spirali inflazionistiche“. Stretta tra spinte inflazionistiche e rischi di (scarsa) crescita è anche la Bce, che si riunisce giovedì e che promette di prendere “misure adeguate per combattere l`inflazione nella zona euro“, come dice il presidente dell`Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. In Italia, la tendenza al rialzo viene confermata anche dall`andamento dei prezzi alla produzione. I dati Istat di maggio sono chiari: +1,5% rispetto ad aprile e +7,5% su base tendenziale. Non accadeva dal gennaio 2003. Anche in questo caso, il volano è il costo del petrolio: al netto dell`energia, l`indice risulta infatti in crescita dello 0,2% rispetto ad aprile e del 3,8% sul 2007. Per il raggruppamento energia, aumento del 21,5% su base annua. E il petrolio, nel frattempo, si è portato ad oltre 143 dollari a barile. Anche le vacanze si profilano costosissime. I prezzi degli stabilimenti balneari dovrebbero aumentare, rispetto a un anno fa, del 9%, il costo dei campeggi salirà del 6,2%. Non bastasse, prendere l`aereo costerà in media il 13,4% in più rispetto al 2007 mentre per i trasporti marittimi l`aumento stimato è del 9,3%. Un andamento che secondo la Cgil rischia di far precipitare il potere di acquisto dei salari di circa 1.200 euro nei prossimi due anni. “È evidente – dice Cesare Damiano, capogruppo Pd in commissione Lavoro – che l`inflazione prevista dal governo all` 1,7% non è nient`altro che il valore della perdita del potere di acquisto di salari e pensioni“. “Un conto è raffreddare l`inflazione – continua – un altro è più che dimezzare l`adeguamento delle retribuzioni e delle pensioni all`inflazione reale“. Come dice il leader della Cgil Guglielmo Epifani, quello dell`inflazione sta diventando “il problema principale del Paese“, e la mancanza di intervento da parte del governo per evitare l`impoverimento dei lavoratori e dei pensionati “peserà al tavolo con Confindustria“ alla trattativa per la riforma contrattuale.

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