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PATENTE A PUNTI: ECCO GLI EFFETTI DELLA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE



CHI E’ INTERESSATO ALLA SENTENZA



– sono coinvolti dalla sentenza della Consulta tutti coloro che hanno subito una sanzione per violazione del Codice della strada con relativa detrazione dei punti patente in qualità di proprietari dell’automobile e che: o non hanno comunicato chi fosse alla guida della vettura al momento dell’infrazione, o non sono stati in grado di farlo e quindi sono stati sanzionati per responsabilità oggettiva derivante dalla proprietà della vettura;


– tutti gli altri invece, poiché identificati al momento dell’infrazione, non sono interessati dalla sentenza.


CHI NON PUO’ FARE PIU’ NULLA



– chi ha avuto tolti i punti e li ha già recuperati sostenendo l’apposito esame.


CHI PUO` ANCORA RECUPERARE I PUNTI



– chi è ancora nei termini per impugnare la decurtazione dei punti o il verbale al Prefetto o al Giudice di pace può farlo e i punti non gli verranno più tolti;



– chi ha visto scadere tutti i termini indicati sul provvedimento di sottrazione dei punti deve invece fare una istanza al Prefetto per avere l`annullamento della sanzione.


Il presidente del Codacons nonché avvocato amministrativista Carlo Rienzi ha spiegato oggi gli effetti della sentenza della Corte Costituzionale in merito ai punti patente. In base alla legge n.87 del 1953 articolo 30 se il provvedimento di privazione dei punti è ancora soggetto ad impugnativa va fatto ricorso al giudice di pace ed esso decadrà.

Infatti tale norma così recita: ?Quando in applicazione della norma dichiarata incostituzionale è stata pronunciata sentenza irrevocabile di condanna, ne cessano la esecuzione e tutti gli effetti penali“,

Quindi chi ancora risulta nei termini per far ricorso al Prefetto o al Giudice di pace (entro 60 giorni dalla data di notifica della contravvenzione); chi invece ha ricevuto la sanzione e non ha ancora sostenuto l’esame per il recupero dei punti deve fare istanza al Ministero delle Infrastrutture e al Prefetto nella quale chiede annullamento d’ufficio della sanzione e comunque l’annullamento degli effetti derivanti della sanzione di cui in oggetto ai sensi dell’articolo 30 quarto comma della legge n.87/53.

E’ ovvio ? conclude Rienzi – che il Ministro Lunardi dovrà adesso emettere un decreto di cancellazione immediata di tutte le sanzioni emesse sulla base dell`articolo cancellato dalla Corte, altrimenti si scateneranno migliaia di cause contro l’amministrazione.

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