Non si chiude la vicenda del nuovo codice della strada, e diventa battaglia politica. Sbagliata. Molti stamattina avranno fatto un balzo dalla sedia leggendo sui giornali le dichiarazioni di Eugenio Duca dei DS, secondo cui: ?è un nonsenso prevedere ben 5 punti di penalità per il mancato uso della cintura, quando in fondo è in gioco solo l’incolumità di chi guida e non quella altrui?.
Un’affermazione che davvero lascia perplessi, commenta il Codacons. La cintura di sicurezza, infatti, rappresenta uno strumento di sicurezza non solo per chi li indossa. Anche a bassa velocità un incidente o una frenata brusca, se non si indossa la cintura, possono far sbattere la testa e far perdere il controllo dell’automobile, invadendo le corsie opposte o investendo pedoni, o comunque provocare un danno a terzi. Quindi non è in gioco solo l’incolumità di chi guida, tutt’altro! Il Codacons rivolge oggi un appello ai Ds affinchè rinsaviscano facendo un passo indietro sulla vicenda della cintura di sicurezza.
Non vorremmo, proseguono al Codacons, che questioni prettamente politiche e di divergenza ideologica tra diverse fazioni, pendano il sopravvento sulla necessità di garantire e aumentare la sicurezza degli automobilisti. Finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di introdurre un’innovazione davvero importante sul piano della sicurezza stradale (seppur migliorabile) ? prosegue l’associazione ? e non importa che sia un provvedimento di destra, di centro o di sinistra, se serve a ridurre il numero di morti sulle strade.
Il Codacons si schiera invece a favore dell’iniziativa dei due deputati dell’UDC (De Laurentis e Barbieri) per introdurre un limite di velocità più basso (110 km/h) nelle ore notturne dei week end.
L’associazione ricorda infatti che l’alta velocità è la prima causa di morte sulle strade italiane.