Dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato illegittimo il taglio a distanza dei punti della patente al proprietario del mezzo in assenza dell’identificazione del guidatore, i telefoni dell’Intesaconsumatori sono assaliti da migliaia di cittadini ai quali sono stati sottratti i punti.
Qualora il ministro Lunardi non dovesse varare un decreto per l’automatica restituzione dei punti patente illegittimamente sottratti, Intesaconsumatori, che ha pubblicato sui siti www.intesaconsumatori.it, www.adoc.org, www.adusbef.it, www.codacons.it, www.federconsumatori.it, il fac simile di ricorso da inviare a prefettura e al ministero delle Infrastrutture per evitare la decurtazione dei punti, promuoverà migliaia di ricorsi al giudice di Pace.
Questo ? fa sapere l’Intesa – anche per sollevare la questione delle sanzioni previste per l’ipotesi di mancata indicazione, da parte del proprietario, del nome di chi guidava l’auto quando è stata commessa la violazione. Disposizione criticata da numerosi giuristi tra cui Salvatore Raimondi, ordinario di Diritto amministrativo nell’ateneo di Palermo, che afferma: ?A mio modo di vedere questa disposizione è incostituzionale. È prevista da un articolo del Codice della strada che punisce chi non si presenta alla polizia per esibire patente o libretto?. Dello stesso parere il professor Filippo Satta, amministrativa alla Sapienza di Roma: ?Mi pare assurdo un invito alla delazione tanto pressante. Nel diritto amministrativo non conosco nulla di simile?.