?Ci opporremo in ogni modo ad una tassazione diretta o indiretta della circolazione sulle strade statali. Ciò rappresenterebbe il ritorno alle taglie medievali, una vergogna anacronistica in un mondo globalizzato?.
Questa è la risposta di Intesaconsumatori all’odierno comunicato stampa di precisazione diffuso dal Ministero dell’Economia in merito ai pedaggi sulle strade statali.
?Il solo fatto che si prefiguri ? commenta l’Intesaconsumatori ? la possibilità di una monetizzazione dei diritti di passaggio dei cittadini sulle strade statali (quando in molti paesi europei le stesse autostrade sono gratuite), ci fa pensare a una diminuzione delle libertà di movimento dei cittadini, un rischio che in una democrazia liberale non può essere corso?.
Intesaconsumatori critica anche la proposta di abbonamento per chi usa più spesso le strade statali, proveniente dal Ministero delle Attività Produttive. I cittadini hanno già pagato i propri pedaggi e le manutenzioni delle strade attraverso le tasse versate negli anni. Ad oggi sono costretti ad utilizzare strade il cui stato è a dir poco fatiscente. Pensare ad un ulteriore pagamento degli automobilisti, vuol dire porli di fronte ad una beffa oltre ai danni causati dalle strade in questi anni.
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori hanno poi scritto al Presidente della Regione Lazio Storace e al Sindaco di Roma Veltroni affinché siano sensibilizzati sulla vicenda e si attivino in ogni sede per evitare il pedaggio sul Grande Raccordo Anulare e sulla tratta Roma-Fiumicino.
?Solo pensare ? conclude Intesaconsumatori ? di tassare il GRA o la Roma-Fiumicino, strade che non hanno percorsi alternativi se non quelli che congestionerebbero ancor di più il traffico cittadino, è una follia. Gli eventuali dispositivi di pagamento rallenterebbero il traffico, aumenterebbero il tempo di percorrenza per giungere all’aeroporto o sul posto di lavoro, renderebbero Roma una città invivibile?.