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“Pentito dell’acquisto, che fare?”. I diritti dei consumatori nel recesso del contratto

IL QUESITO – Un rappresentante si è presentato a sorpresa a casa mia e mi ha convinto a comprare un aspirapolvere nuovissimo ed ultratecnologico. Sono stata presa alla sprovvista, per cui ho effettuato un acquisto non meditato,del quale, a distanza di pochi giorni mi sto pentendo. Volevo chiedere se posso recedere dal contratto e, se sì, con quali modalità? CODACONS RISPONDE – Il legislatore Europeo ha disciplinato questa particolare tipologia di vendita, comunemente denominate "vendite a catena", al fine di offrire una più ampia tutela al consumatore introducendo il diritto di recesso. Nel caso di stipulazione di un contratto tra un professionista ed un consumatore, avente ad oggetto, come nel caso de quo, la fornitura di un bene, il venditore è obbligato a fornire per iscritto, al momento della stipulazione del contratto, ovvero della formazione della proposta, tutte le informazioni sui termini, le modalità e le condizioni per l’esercizio del diritto di recesso e ad indicare al consumatore il soggetto al quale inviare la comunicazione di recesso e quello al quale dovrà eventualmente restituire i prodotti già consegnati, se diverso dal primo. Quindi il consumatore che vuole recedere da un contratto negoziato fuori dai locali commerciali, senza alcuna penalità e senza indicare il motivo, deve inviare all’operatore commerciale una lettera raccomandata a.r. entro il termine di 10 giorni lavorativi (eventualmente prorogabili a 60 giorni, nel caso in cui l’informazione fornita fosse incompleta o errata). In particolare questi termini decorrono o dalla data di sottoscrizione della nota d’ordine, contenente l’informazione sul diritto di recesso, ovvero, nel caso in cui non sia predisposta una nota d’ordine, dalla data di ricezione dell’informazione stessa per i contratti riguardanti la fornitura di beni, qualora al consumatore sia stato preventivamente mostrato o illustrato dal professionista il prodotto oggetto del contratto oppure dalla data di ricevimento della merce, se successiva, per i contratti riguardanti la fornitura di beni, qualora il professionista abbia mostrato o illustrato un prodotto di tipo diverso da quello oggetto del contratto. Si noti, poi, che nell’ipotesi in cui l’operatore commerciale abbia violato i suoi obblighi d’informazione o di rimborso o abbia ostacolato l’esercizio del diritto di recesso è prevista l’applicazione di eventuali sanzioni amministrative. Orbene nel caso di specie, Lei avrà diritto a recedere dal contratto, a condizione che vengano rispettati i termini citati e, conseguentemente, dovrà restituire la merce ricevuta,sostanzialmente integra, all’operatore commerciale, il quale, nel minor tempo possibile, ed in ogni caso, entro trenta giorni dalla data in cui è venuto a conoscenza dell’esercizio del diritto di recesso, Le dovrà rimborsare le somme pagate, comprese quelle versate a titolo di caparra.

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