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PER LA PRIMA VOLTA UNA MADRE CHIEDE IL RICONOSCIMENTO DI UN CONCORSO NELLA SCUOLA PER UN NASCITURO








Una materia delicata quella per il quale l’Avv. Carlo Rienzi, Presidente Codacons, ha presentato un ricorso al Tar del Lazio, e che riguarda i diritti spettanti a una madre, anche quando il figlio non è ancora nato, ma già da 7 mesi nella pancia della mamma.

Questi i fatti:

Come noto, il Ministero dell’Istruzione ha indetto un concorso ordinario, per il reclutamento di Dirigenti Scolastici. Una candidata, le cui iniziali sono S. F., ha fatto domanda di partecipazione a tale concorso per la Regione Umbria, avendone interesse ed essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti nella normativa di riferimento e dal bando di concorso.

La stessa S. F., inoltre, ha superato le selezioni previste per la prima fase selettiva, sia per titoli sia delle due prove scritte e la prova orale, risultando in un primo momento inserita nella graduatoria dei vincitori al 18° posto, ultima dei vincitori.

Ma le successive modalità procedurali applicate dal Ministero dell’Istruzione, finalizzate alla formazione della graduatoria definitiva generale ed alla selezione degli ammessi al corso di formazione e quindi alla prosecuzione della procedura concorsuale, si sono rilevate pregiudizievoli per la effettiva partecipazione di S. F. alle ulteriori prove concorsuali, tanto che la stessa pur avendo i titoli per partecipare e pur essendo stata in una prima fase inserita tra i vincitori, ne è stata poi esclusa.

In particolare a danneggiarla è stata la mancata valutazione del titolo di preferenza relativo allo status di ?coniugata con figlio a carico? che in un primo tempo è stato riconosciuto e poi depennato. La sig.ra S. F. (incita di 7 mesi) ha legittimamente dichiarato di avere un figlio a carico in quanto, secondo i principi fondamentali desumibili dall’Ordinamento giuridico vigente, il ?nascituro? va considerato un essere vivente soggetto di diritto, di interessi legittimi e di tutela giuridica sotto diversi profili, alcuni anche collegati all’evento successivo della nascita, ma molti anche riferiti alla sua esistenza in sé di embrione, feto etc.

Per questi stessi motivi la madre ha nei confronti del ?nascituro? una serie di responsabilità, doveri e ?carichi? anche di natura economica che giustamente l’hanno portata a dichiararlo come ?figlio a carico?.

Il non riconoscimento di tale status di madre, ha prodotto l’ingiusta esclusione di S. F. dal concorso. Ora il Tar Lazio, cui Rienzi si è rivolto con un ricorso, dovrà decidere se spetti alla madre il punteggio aggiuntivo, anche quando il figlio non è nato ma è da 7 mesi nella pancia della mamma.

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