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Petrolio giù ma la benzina costa troppo

Il prezzo dei carburanti resta sopra quota 1,48 euro a litro La discesa del prezzo del petrolio non produce un calo altrettanto sostenuto dei costi di benzina e gasolio. Le associazioni dei consumatori puntano il dito contro le compagnie. Il prezzo del barile scende in picchiata, quello dei carburanti col contagocce. E Adusbef e Federconsumatori denunciano la lentezza dei ribassi, nel periodo di punta dell`esodo estivo, e chiedono con forza un taglio dei listini fino a 1,40 euro al litro. Il Codacons punta il dito contro le compagnie petrolifere e chiede l`intervento di governo e Antitrust, sospettando “cartelli e speculazioni“. IL CALO Dopo la catena di record che aveva portato il greggio sulla soglia dei 150 dollari a metà luglio, con il massimo storico di 147,27 dollari l`11 luglio, il petrolio ha invertito rotta e lunedì è sceso sotto i 120 dollari per la prima volta da tre mesi. Un livello su cui si è mantenuto anche ieri. Per contro i prezzi consigliati dei carburanti, ossia quelli di riferimento che le compagnie indicano ai gestori, oscillano tra 1,481 e 1,489 euro al litro. Il 15 luglio erano saliti fino a 1,56 euro, il livello più alto mai raggiunto. Rispetto a questo picco, il calo a tutt`oggi si aggira sui 7 centesimi al litro. Troppo poco, dicono i consumatori. Ai primi di maggio, quando il petrolio era sui livelli attuali, la benzina viaggiava a quota 1,47 euro a litro, il gasolio a 1,45. I CONSUMATORI “Rispetto ai massimi, il petrolio ha perso quasi 30 dollari, cioè il 20%“, sottolinea il Codacons, “mentre la benzina è scesa meno del 5%“. L`associazione è convinta che i petrolieri stiano, “come ogni anno, speculando sulle vacanze degli italiani. Il prezzo dei carburanti dovrebbe calare del 15%“, sostiene il Codacons e il fatto che “ciò non sia avvenuto accentua i sospetti di cartello e di speculazione a danno degli utenti“. Per questo l`associazione chiede “al governo di convocare immediatamente le compagnie petrolifere“, e “all`Antitrust di intervenire con urgenza“. Una richiesta di intervento indirizzata all`esecutivo arriva anche da Adusbef e Federconsumatori, secondo cui benzina e gasolio dovrebbero scendere a 1,40 euro al litro. E per calmierare i prezzi, bisogna accelerare le liberalizzazioni, “arrivando ad avere sul territorio almeno 2000 pompe bianche“, cioè indipendenti. TAMOIL Intanto è battaglia tra gestori e Tamoil. Faib, Fegica e Figisc hanno annunciato che dal 15 settembre, nei distributori Tamoil, i gestori potranno fissare liberamente il prezzo dei carburanti, senza limite, perché la disdetta degli accordi con la società fa cadere il tetto massimo. Così Tamoil, dicono i gestori, potrebbero trasferire sui gestori ben più dell`onere previsto dalla Robin tax“.

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