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Petrolio, nuovo record Stangata sulle bollette

Ieri l`oro nero ha sfondato quota 142 dollari al barile. Le conseguenze sulle tariffe Petrolio, nuovo record Stangata sulle bollette ROMA Un conto da 68 euro all`anno. È quello che il caro-petrolio sta presentando agli italiani, sotto forma di aumenti sulle bollette di luce e gas. Un conto che potrebbe peggiorare ancora, vista la serie di record che il petrolio continua a far segnare, arrivando ad un passo da 143 dollari al barile. L`Autorità per l`Energia ha annunciato nuovi rincari per il prossimo trimestre, pari al 4,3% per la luce ed al 4,7% in gas, che portano ad un +8% per l`elettricità e un +7% per il gas da inizio anno. In termini assoluti, si tratta di aumenti di 20 euro per la bolletta elettrica e di 48 per quella del metano, che salgono così per una famiglia media rispettivamente a 484 euro e 1.064 euro per l`intero anno. I conti dell`Autorità non soddisfano però i consumatori dell`Adoc, secondo i quali da luce e gas arriverà una stangata da 250 euro, cui vanno sommati altri 1.000 di costi aggiuntivi legati al caro greggio. Secondo il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, “serve un decreto urgente del Governo“ per eliminare gli extra-costi, quelle “voci che incrementano ingiustamente la spesa degli utenti relativa a luce e gas“. Sulla causa dei rincari, però, non ci sono dubbi. “Lo tsunami-petrolio si abbatte ancora e drammaticamente sul nostro sistema energetico e sulle bollette di tutti noi consumatori“, ammette il presidente dell`Autorità, Alessandro Ortis, sottolineando come a livello Paese “siamo ancora particolarmente vulnerabili all`andamento delle quotazioni internazionali del greggio e del gas“, dipendendo dall`estero per l`85% del nostro fabbisogno energetico. Una dipendenza il cui costo rischia di aggravarsi, se la corsa del greggio non si dovesse arrestare: “Se il petrolio continua a crescere, questo si ripercuote sul nostro sistema energetico. Mi auguro che i prezzi si stabilizzino, ma non azzardo previsioni“, spiega Ortis, al contrario del presidente dell`Opec, Chakib Khelil, secondo cui i prezzi dell`oro nero arriveranno già durante l`estate a “150-170 dollari al barile“. Difficile immaginare uno scenario diverso, dopo che, trascorso un periodo di relativa quiete, il petrolio ha ripreso a correre. Sfondati i 140 dollari al barile l`altro ieri, ieri ha superato i 141 ed i 142 dollari, facendo segnare il nuovo massimo storico ad un soffio da 143. A New York il greggio per le consegne ad agosto ha infatti raggiunto i 142,93 dollari, mentre il Brent si è fermato a 142,91 dollari. Dal gennaio 2007, ha ricordato la stessa Autorità, i rialzi sono stati del 144% in dollari (del 105% in euro), mentre nei primi sei mesi dell`anno il prezzo del petrolio è salito del 51% in dollari e del 42% in euro. È proprio per cercare di porre un freno a questo fenomeno che debutterà nel quarto trimestre il “bonus sociale“, un “meccanismo di tutela sociale per le famiglie disagiate e i malati che necessitano di terapie energivore“. Uno sconto che riguarderà 5 milioni di famiglie e potrà arrivare a 120 euro all`anno per i nuclei più numerosi. Di fronte ai prezzi petroliferi record “serve la massima responsabilità, da parte dei produttori nell`assicurare le forniture appropriate, e dei consumatori nel risparmiare come richiesto“. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean Claude Trichet, sottolineando che “in questa fase i mercati devono funzionare nella maniera più efficiente e trasparente possibile“.

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