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PETROLIO: VACANZE PIU` CARE, IN 1 ANNO +20 EURO A PIENO

Le vacanze degli italiani si aprono


con un altro, poco rassicurante, record del petrolio. Il primo


week-end della stagione estiva ha visto il greggio issarsi sino


ad un passo dai 143 dollari al barile, un valore che getta


preoccupanti ombre sull`andamento dei prezzi dei carburanti nei


mesi estivi.


Ma se i livelli attuali destano preoccupazioni, il raffronto


con lo stesso periodo del 2007 diventa quasi impietoso. Il 28


giugno dello scorso anno il petrolio toccava, dopo un anno di


quiete, la soglia dei 70 dollari a barile, già allora giudicata


preoccupante e in grado di sollecitare un “allarme scorte“


negli Usa. Un anno dopo il petrolio viaggia a un prezzo più che


doppio, con un rialzo superiore al 40% solo dall`inizio


dell`anno. E oggi l`Iran ha annunciato di voler imporre il


proprio controllo sulle rotte delle petroliere nel Golfo


Persico, nel caso in cui Teheran venisse attaccata con un`azione


militare, rendendo sempre più probabile il raggiungimento dei


150-170 dollari a barile entro l`estate, annunciati dall`Opec


nei giorni scorsi.


Inevitabili, le ripercussioni sul fronte dei carburanti.


All`inizio della stagione estiva 2007, la benzina valeva 1,351


euro al litro ed il gasolio 1,156 euro. Gli automobilisti


italiani devono adesso fare i conti con una verde che vale 1,547


euro al litro, stesso livello del gasolio: vale a dire un


aumento del 14,5% per la benzina e del 33,8% per il diesel.


Aumenti inferiori a quelli messi a segno dal greggio, ma che


faranno comunque sentire il loro peso sulle tasche degli


automobilisti in partenza per le ferie estive. Un anno fa il


pieno di un auto di media cilindrata a benzina costava 67 euro,


mentre adesso ce ne vogliono almeno dieci di più. Sta peggio


chi ha scelto il diesel: se un pieno nel 2007 costava poco meno


di 58 euro, adesso ne vale più di 77, con un aggravio di quasi


20 euro.


Una situazione che non può non preoccupare i consumatori


italiani, che iniziano già a temere per la qualità delle


prossime ferie. Tre italiani su quattro, come emerge da un


sondaggio di Sky Tg24, ritengono che la corsa continua al rialzo


dell`oro nero avrà un`incidenza negativa sulle proprie vacanze


estive, mentre solo il 26% degli intervistati non teme alcun


tipo di ripercussioni. A spaventare di più non è solo il pieno


per l`auto, ma anche gli aumenti sui costi dei voli (il Codacons


li ha stimati in un rincaro medio di 110 euro a biglietto),


degli alimentari e dell`alloggio. A inizio giugno, la stessa


Federconsumatori stimava che 21 milioni di italiane avrebbero


passato le vacanze a casa.

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