Ai cantieri. Per i cittadini è una quotidiana gincana tra transenne e vicoletti per finire spesso su strade chiuse da nuove griglie che, come accade per esempio lungo via Nazionale, accompagnano il procedere dei lavori: mancano anche cartelli o semplice segnalazioni ad indicare agli automobilisti che si sta per imboccare un "vicolo cieco". Tanti i disagie gli ingorghi dal centro alla periferia: un’estenuante corsa ad ostacoli resa ancora più ardua dalla pioggia e dalle manifestazioni. Lavori in corso, code e rallentamenti, per i sampietrini di via Nazionale e via dei Fori Imperiali, su via Cavour per il nuovo capolinea Atac a Termini, su via Marmorata per i binari del tram. Ma la via crucis dei romani non finisce in centro: fa tappa, tra le altre, su via Cassia come lungo il percorso della futura linea C della metropolitana già cantierizzato – da San Giovanni a Pantano – e della metro B1, da piazza Bologna a piazza Conca d’Oro, passando per viale Libia. Intanto, via Nazionale, ha assicurato l’assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi, tornerà "libera" per l’8 dicembre. Il 25 dicembre, salvo sorprese e ritardi, lo sarà anche via Cavour. «In città regna il caos – dice Carlo Rienzi, presidente del Codacons – basta vedere cosa succede su via Marmorata, dove gli automobilisti restano imbottigliati e costretti a code estenuanti». Rienzi punta il dito contro «i mancati controlli sulle ditte appaltatrici. Se non ci sono control-li, non ci sono le sanzioni –sostiene – e i tempi dei cantieri si prolungano all’infinito ». Anche nella sede romana dell’Adoc, "vittima del cantiere di via Cavour", non si contano le lamentele e segnalazioni in arrivo da tutta Roma. «Ci chiediamo per quale motivo i lavori non siano stati fatti in agosto, quando la città rallenta, e si sia preferito concentrarli proprio nel periodo di maggiore attività della capitale, con il ritorno negli uffici, la riapertura delle scuole». Le due associazioni concordano sulla necessità di lavorare su più turni, anche di notte, e nel weekend. Ed entrambe stigmatizzano «una storia vecchia», che tocca questa amministrazione come quelle che l’hanno preceduta. «è così da sempre, da sempre non si tengono in considerazione i diritti dei cittadini» dice Rienzi. «I cantieri sono inevitabili – afferma Carlo Pileri dell’Adoc –ma serve un’organizzazione razionale». Dal cittadino al piccolo imprenditore del trasporto: le code pesano anche sul bilancio e rallentano la velocità commerciale della città. «Per i nostri associati i tempi di consegna delle merci sono aumenti di circa un terzo, dice Antonio Migliaccio della Fita Cna– un costo, che sommato anche al caro petrolio, sta mettendo in difficoltà molti operatori». Sul fronte della lotta alle buche, e non solo, l’attenzione ora è sul maxiappalto per la manutenzione stradale affidato dalla giunta Veltroni alla Romeo Gestioni: 696 milioni per gestire 800 km di strade per 9 anni. L’amministrazione Alemanno dovrà decidere se revocare o meno la concessione, tra l’altro non ancora regolata da una formale convenzione. La relazione della Commissione capitolina ai Lavori pubblici, sul tavolo del sindaco, ha rilevato una serie di inadempienze da parte della Romeo. E sui lavori finora eseguiti, ha detto Alemanno, «gli uffici danno un giudizio non positivo. Ora – ha aggiunto si tratta di capire se è una situazione di rodaggio o strutturale». Poi si deciderà. LA VIA CRUCIS DEI ROMANI Da via Nazionale ai Fori Imperiali a Piazza Conca d’Oro fino a via Cavour, aumentano le ore in coda dei cittadini Chiusura a dicembre. I cantieri per ripavimentare via Nazionale a Roma