Ponte di Sant’Ambrogio, tutti in giro a guardare le vetrine. E a non comprare, lamentano alcuni commercianti, mentre altri sostengono che l’andamento delle vendite sia soddisfacente. Sta di fatto che il centro, le vie commerciali della città, da corso Vercelli a corso Buenos Aires, la fiera degli Oh Bej Oh bej e quella dell’Artigiano, durante il Ponte di S. Ambrogio e Immacolata, sono stati presi d’assalto da orde di giovani e intere famiglie a caccia dei regali di Natale. All’Artigiano in Fiera di Rho, che ha chiuso i battenti ieri dopo 10 giorni, sono stati superati i 3 milioni di visitatori e si sono registrati risultati di tutto rispetto, superiori alle attese, vendite comprese: «Così come da New York arriva la notizia che per il giorno del Ringraziamento di quest’anno i consumi sono aumentati – commenta Antonio Intiglietta, presidente della società organizzatrice Gestione Fiere – la stessa cosa si può dire dell’Artigiano in Fiera di Milano. Lo sviluppo socio-economico deve partire da questa positività». Soddisfazione anche per i negozi di elettronica meneghini come rivela Dario Bondi, presidente nazionale di Ascofoto ed esponente dell’Unione commercio: «In questi giorni il trend è stato buono, anche se l’acquisto è diventato più ponderato e meno legato allo status symbol. Si sceglie la fotocamera o l’mp3 dopo aver valutato attentamente i modelli e i costi. E in genere gli acquisti si fanno in coppia». Ma c’è stato boom? «No, quello arriva ogni anno fra il 20 e il 24 dicembre». Codacons sostiene, invece, che la maggior parte dei consumatori si limiti a guardare: le vendite secondo l’associazione a tutela dei consumatori sarebbero già in calo del 20% rispetto al passato. Non parrebbe nel quadrilatero d’oro, dove bisogna addirittura fare la fila per entrare in alcuni dei templi dello shopping.