Come noto il Decreto Legge 7/2007 (cosiddetto Decreto Bersani) ha rafforzato la possibilità, già prevista dall`articolo 1202 del Codice Civile, che disciplina la “surrogazione per volontà del debitore“, che un mutuatario possa trasferire il suo debito ad un`altra banca che gli propone condizioni migliori, annullando costi e formalità. Con questo dispositivo di legge, la nuova banca subentra nella garanzia ipotecaria già iscritta dal creditore originario, con una semplice annotazione a margine dell`ipoteca.
Mentre in passato la sostituzione di mutuo implicava la cancellazione della vecchia ipoteca e l`iscrizione di una nuova, la portabilità del mutuo può essere effettuata con un unico atto di surrogazione, in modo che la banca subentrante possa provvedere a saldare il vecchio debito residuo, sostituendosi al creditore originario nella relazione con il mutuatario: in tal modo il debitore (mutuatario) si troverà così a rimborsare la nuova banca, alle condizioni concordate con essa, facendo attivare meccanismi virtuosi di concorrenza.
Se il contratto originario prevedeva la corresponsione di una penale di estinzione anticipata, questa andrà comunque riconosciuta al vecchio creditore, a compensazione della perdita dell`operazione, alle condizioni previste dall’accordo Abi-Consumatori, mentre in termini fiscali verranno conservati tutti i benefici goduti sul mutuo sostituito.
Ma come per gli altri effetti del decreto Bersani, che impone alle banche, in caso di aumenti dei tassi BCE, analoghe e simmetriche condizioni di aumento sui depositi e libretti di risparmio, anche in questo caso le banche fanno ostruzionismo ? denunciano oggi Adusbef e Codacons – aggirando o vanificando gli effetti imposti dalla legge, rifiutando di dare corso alla portabilità (senza spese) dei mutui da una banca e l’altra, oppure rinviando alle calende greche la stessa portabilità.
Poiché ad oltre 3 mesi dalla pubblicazione del Decreto, gli istituti di credito non hanno ancora predisposto le bozze degli atti di surrogazione, necessari per acquisire il mutuo, Adusbef e Codacons denunciano per l’ennesima volta l’ostruzionismo delle banche, che rifiutano di applicare il decreto Bersani, e a tutela degli utenti pubblicano sui rispettivi siti internet (www.adusbef.it e www.codacons.it) un fac simile di richiesta, che precede una diffida ed un eventuale ricorso in Tribunale, ai sensi del Codice del Consumo, per grave nocumento ai diritti dei consumatori.
Ma sono ancora più scandalosi sia i comportamenti dell’autorità di controllo (Bankitalia), che invece di essere super-partes continua ad andare a braccetto con i controllati favorendo gli illeciti comportamenti delle banche, sia quelli del Governo, che enfatizza provvedimenti a favore delle liberalizzazioni spesso sulla ?carta?, senza curarsi se le imprese bancarie oggetto di provvedimenti applicano od eludono i decreti, come quello di Bersani sulla ?surroga?, la simmetria dei tassi sui depositi e gli impieghi quando aumentano i tassi BCE, i fondi dormienti delle banche, restati finora lettera morta.
Carlo Rienzi (Codacons) – Elio Lannutti (Adusbef)