Nei prossimi giorni il quartiere di Baggio rischia di non ricevere le missive Aumentano gli incidenti per i portalettere I matti per Andreotti erano quelli che pensavano di poter riformare le Ferrovie. Aveva dimenticato le Poste. Dopo la bufera (postale) di inizio anno (giornali e raccomandate mai recapitati) le poste milanesi assicurano che ora tutto fila liscio. Codacons, Adiconsum, Movimento Consumatori e Altroconsumo la pensano diversamente: continuano a ricevere segnalazioni di disservizi. In ogni caso, nei prossimi giorni avranno modo di verificarlo gli abitanti di Baggio. Il quartiere è diviso in 104 zone. La posta è consegnata da 83 postini. Questo significa che 21 (zone) saranno scoperte, più del solito. Cosa vuol dire? Spieghiamo. A Baggio (come negli altri 7 quartieri) la mancanza di postini è strutturale. Perché allora le cose dovrebbero andare peggio del solito? Gli 83 postini hanno deciso di fare lo sciopero degli straordinari. Non consegneranno una sola lettera oltre il normale orario di lavoro. Non faranno, cioè, il pezzo di strada in più che serve solitamente a coprire le 21 zone scoperte e che (normalmente) spiegano i ritardi nelle consegne. Immaginate cosa potrebbe succedere se lo stato di agitazione dovesse allargarsi agli altri quartieri. Soprattutto quelli che denunciano maggiori sofferenze: Ticinese (20 postini in meno), Isola (25 in meno), Precotto (20) e Centro (30). Il paradosso è che a Milano i postini ci sono (784, dice la Cisl). Più di quanti ne servirebbero (730) per garantire un servizio decente. La realtà purtroppo è diversa. Perché almeno 154 postini sono, a vario modo, “inidonei al servizio“. Tra questi pure le vittime di incidenti sul lavoro (raddoppiati). Quelli che cadono dagli scooter 125, dati in dotazione al posto delle bici. Così nel 2007 si son fatti male 986 postini.