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Poste, un agosto da incubo

Si sta per chiudere un mese di agosto da incubo per gli utenti delle poste di Cerveteri e Ladispoli, sballottati tra disservizi a catena ed estenuanti code agli sportelli. Giorni di disagi accentuati dalla massiccia presenza di villeggianti, un`onda d`urto che ha mandato in tilt gli uffici postali del litorale, provocando la rabbia dei cittadini. A Cerveteri le proteste riguardano soprattutto la ritardata consegna della corrispondenza a causa dell`insufficiente numero di portalettere in organico. E` così accaduto che bollettini di energia elettrica, acqua, telefono e gas sono arrivati oltre la scadenza dei termini di pagamento, costringendo gli utenti a sborsare salate more per colpe non loro. Un disservizio che ha penalizzato in particolare Campo di Mare e Cerenova, dove molti cittadini hanno annunciato di voler adire le vie legali per chiedere il risarcimento delle multe per ritardato pagamento direttamente a Poste italiane. Tempi lunghi anche per la consegna di lettere espresse e raccomandante, soprattutto nella zona bassa di Cerveteri. Ma anche a Ladispoli gli utenti hanno poco da ridere in questi giorni. Code di almeno due ore per pagare un bollettino o ritirare la pensione sono state la scena quotidiana all`ufficio di via Caltagirone, dove la struttura è andata in tilt per l`afflusso di circa duemila utenti al giorno. Ad accentuare il malumore della popolazione hanno poi provveduto i dirigenti di Poste italiane che per due settimane hanno sospeso l`apertura pomeridiana dell`ufficio di Ladispoli, obbligando anziani e donne con bambini ad accalcarsi solo di mattina per effettuare un`operazione. Una decisione mai assunta prima che sarebbe stata dettata da carenze nell`organico per la concomitanza delle ferie estive. A completare un puzzle di caos ci si è messo anche un grave guasto al computer principale del secondo ufficio postale di Ladispoli, in via Regina Margherita, rimasto chiuso per tre giorni. La carenza di portalettere si è fatta sentire anche a Ladispoli e Marina di San Nicola, dove sovente la posta è arrivata in ritardo. Uno scenario intollerabile per gli utenti che hanno sollecitato l`intervento delle associazioni dei consumatori che hanno rullato i tamburi di guerra. “I fatti accaduti – dice Angelo Bernabei, coordinatore del Codacons del litorale – sono vergognosi. La popolazione di Ladispoli e Cerveteri deve essere rispettata con servizi all`altezza della situazione. Siamo nel 2008, ma per Poste italiane il litorale sembra essersi fermato al medioevo. Senza dimenticare la strampalata decisione di ridurre l`orario di apertura della posta di via Caltagirone proprio in agosto, quando gli utenti si triplicano con l`arrivo dei vacanzieri“.

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