Stamattina l’appuntamento era per tutti in Cassazione nell’Ufficio dove vengono presentati i referendum poi da pubblicare ufficialmente sulla Gazzetta Ufficiale. Dopo diverse riunioni alcune a Bologna, altre a Firenze ed infine a Roma si è realizzato il sogno di coloro che da anni lottano per una normativa italiana attenta alle esigenze ambientali connesse con il territorio.
Dai Colomba di Boato dei Verdi, al CODACONS di Carlo Rienzi, l’Adusbef di Elio Lannutti, la Casa del Consumatore dell’avv. Cerniglia, la Federconsumatori, l’Adoc, il Comitato delle Mamme antielettrosmog di Napoli, l’on. Tamino, l’on. Walter De Cesaris, l’on. Musacchio. Beatrice Bardelli del Conacem, Guido Santonocito del WWF e ancora i comitati locali e regionali.
Il referendum nasce per diversi motivi: la necessità di sensibilizzare la popolazione su tematiche di rilievo generale, l’esigenza di cancellare norme contrarie all’ambiente ma anche per i diritti dei cittadini di decidere liberamente ( ad es. se accettare o meno nella propria proprietà il passaggio coattivo di un elettrodotto).
Superato il primo ostacolo e depositati i quesiti toccherà raccogliere le firme in tutt’Italia per potere arrivare al quorum minimo per l’indizione dei referendum che hanno una sola bandiera quella a favore di un mondo pulito e genuino.
Sui siti internet delle associazioni verranno inoltre pubblicati nelle prossime ore i tre quesiti referendari.
In relazione ad una non corretta notizia apparsa sull’agenzia di stampa AdnKronos le associazioni precisano che del comitato promotore non fa parte alcun partito politico, ma esclusivamente soggetti che rappresentano realtà socio-politiche diverse, e che quindi il referendum non è stato presentato solo dai Verdi.
Carlo Pileri |
Elio Lannutti |
Carlo Rienzi |
Rosario Trefiletti |