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PREZZI: ACCORDO INSODDISFACENTE




Per IntesaConsumatori l’accordo che si profila sul blocco dei prezzi della grande distribuzione ha di positivo solo il fatto che finalmente il Governo si sia accorto che vi è da lungo tempo un problema gravissimo di tariffe e prezzi nel nostro paese e che questa tardiva consapevolezza sia avvenuta alle tante battaglie messe in campo negli ultimi tre anni dall’Intesa, quali quelle del riuscitissimo sciopero della spesa di ieri.
Ma non oltre!!!

Su una questione così importante il Governo non riesce neanche a coordinare gli interventi dei ministri: mentre Siniscalco ha cercato di ridurre con l’esperimento di Torino i prezzi del 2%, il ministro Marzano che ancora una volta colpisce le tasche dei consumatori ha vanificato quei timidi tentativi di riduzione dei prezzi ripresi poi dall’onorevole Fini per cercare di estendere tali procedure a livello nazionale.

Il tentativo di congelare i prezzi dei prodotti a marchio delle grandi catene di distribuzione che raccolgono soltanto il 10% del totale, significa mettere il timbro ed avallare speculazioni avvenute con il pretesto dell’euro che hanno ridotto sul lastrico milioni di famiglie italiane.
Se non vuole essere una mera operazione di marketing tutti i prezzi devono diminuire, intendendo sia quelli della grande che della piccola distribuzione.
IntesaConsumatori, quindi, come dichiarato nell’incontro con il Presidente Fini, chiede la costituzione di un tavolo di contrattazione per incidere sui meccanismi di filiera che portano a speculare dalla produzione al consumo, con inaccettabili ricarichi fino al 400/550% su prodotti alimentari di largo consumo.






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