Il calo dei consumi di pasta e pane denunciato oggi da Coldiretti, è da attribuire unicamente alle speculazioni sui prezzi, che hanno determinato forti rincari sui prodotti in questione.
?Rispetto allo stesso periodo del 2006 ? afferma il Presidente Codacons, Carlo Rienzi ? oggi un chilo di spaghetti costa il 27% in più, mentre un chilo di pane costa mediamente il 17% in più dello scorso anno. I consumatori, di fronte ai rincari generalizzati e alle nefaste previsioni per il futuro, hanno ridotto i consumi limitando gli acquisti ? spiega Rienzi – E’ folle chi pensa che gli aumenti dei prezzi di pane e pasta, anche se di pochi centesimi di euro, possano lasciare indifferenti i cittadini e non modificarne la propensione all’acquisto. L’unica soluzione, se si vuole davvero consentire una ripresa dei consumi ? conlude il Presidente Codacons – è una riduzione generalizzata dei prezzi di almeno il 10%, specie nel settore alimentare, per ridare un minimo di respiro alle casse sempre più vuote delle famiglie italiane?.