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COMUNICATO STAMPA 03/11/2014
UFFICIO STAMPA CODACONS MILANO
PREZZI DEL PETROLIO IN CADUTA LIBERA
COSTO DEL BARILE IN NETTO CALO ORMAI DA UN MESE, RAGGIUNGENDO E MINACCIANDO DI SCENDERE SOTTO I 90 DOLLARI
IL CODACONS SI APPELLA AL MINISTERO DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE, EFFETTUARE SUBITO DEI CONTROLLI, NE VA DELL’ECONOMIA ITALIANA E DELLA CONCORRENZA SUI PREZZI NEL MONDO
Prezzi del petrolio sempre più in caduta libera, l’indice Brent è sceso sotto i 92 dollari al barile, mentre il WTI, l’indice nordamericano, è calato sotto la soglia psicologica dei 90 dollari.
Le pressioni al ribasso seguono la decisione dell’Arabia Saudita di abbassare il costo del suo oro nero. Segnale questo che potrebbe preludere ad una vera e propria guerra dei prezzi tra i membri dell’OPEC, per catturare quote di mercato.
Intanto continuano a crescere le pressioni perché l’organizzazione riduca la produzione al prossimo vertice.
Ma la debolezza della domanda da una parte e l’eccesso di offerta dall’altra, dicono gli esperti continueranno a pesare sui prezzi.
Paradossale la situazione, denuncia il Codacons, il prezzo del petrolio che continua a scendere ma il prezzo della benzina che continua a rimanere pressoché stabile, senza risentire significative variazioni.
Il Codacons vuole vederci chiaro e si appella al Ministero delle attività produttive, effettuare subito dei controlli sulla situazione.
Se la situazione continua a rimanere come è in questi giorni, ciò potrebbe avere serie ripercussioni sull’economia italiana e sulla concorrenza dei dei prezzi italiani rispetto a quelli nel resto del mondo.
Ufficio Stampa Milano 393/9803854