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PREZZI DI FRUTTA E VERDURA ALLE STELLE: L’INTESA CHIEDE L’INTERVENTO DEI NAS






Strano come il prezzo di frutta e verdura risenta delle condizioni meteorologiche. Se fa troppo caldo il prezzo sale, così come quando fa freddo. In realtà il tempo conta solo fino a un certo punto. Il principale fattore che determina l’aumento dei prezzi di frutta e verdura è infatti la speculazione. I prezzi, come confermato anche dalle associazioni dei coltivatori, aumentano solo al dettaglio e non alla produzione, svuotando le borse delle massaie che vanno a fare la spesa ai mercati.

Così negli ultimi di giorni in cui il caldo ha investito l’intera penisola, sui banchi dei mercati di Roma, Napoli, Milano e Torino si sono registrati aumenti fino al 25% per albicocche, cipolle, patate, limoni, fragole, kiwi, pere e pesche.
Aumenti del tutto ingiustificati che hanno portato oggi l’Intesa a rivolgersi ai Nas delle quattro città.
Ai NAS l’Intesa chiede di effettuare controlli a tappeto nei mercati generali e nei principali mercati rionali delle quattro città, e di verificare la sussistenza degli estremi del reato di aggiotaggio, punito dal codice penale.





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