L’Intesa Consumatori esprime soddisfazione per la consapevolezza che sta coinvolgendo Governo, forze politiche e sociali sul problema dell’aumento di tariffe e prezzi che hanno così gravemente colpito le capacità di acquisto delle famiglie.
E’ passato quindi il momento in cui gli allarmi dell’Intesa erano scambiati per allarmismi e strumentalmente non raccolti . Ora si tratta di passare dalle denunce a fatti concreti che possano restituire maggiore tranquillità ai cittadini. Per fare ciò oltre a realizzare vari Osservatori più o meno specializzati su prezzi e tariffe che rilevano solo gli effetti, bisogna intervenire con grande determinazione sulle cause, modificando innanzitutto l’intervento in politica economica e fiscale.
A tal fine è necessario che il Governo, e l’apprezzamento va a quei componenti che auspicano l’apertura di un serrato confronto, apra un tavolo di discussione e di realizzazione di fatti concreti quali:
– accelerazione dei processi di modernizzazione dei settori in cui le tariffe sono tra le più alte d’Europa, energia elettrica, gas, carburanti (anche se comprendiamo che dall’aumento dei prezzi dei carburanti aumenta pure il gettito fiscale), servizi bancari e assicurativi. Su quest’ultimo punto rivedendo accordi costruiti solo per le esose compagnie di assicurazione che continuano ad aumentare le tariffe senza che nessuno dica nulla tranne Billè, unico punto condiviso dall’Intesa.
– Realizzazione di un bonus fiscale per le famiglie meno abbienti con reddito sino a 15 mila euro l’anno ed inoltre restituzione immediato del fiscal-drag per tutti i contribuenti.
– Oltre la riorganizzazione del settore del commercio è necessario definire accordi di calmieramento e riduzione dei prezzi soprattutto dei beni di prima necessità.
Si sappia comunque che l’Intesa consumatori continuerà la sua battaglia, non escludendo, qualora trovasse sordità a questi legittimi obiettivi, di realizzare iniziative clamorose a ridosso del periodo natalizio.
