Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, che hanno proclamato lo sciopero della spesa e della pasta per il prossimo 13 settembre, come forma tangibile di protesta contro aumenti speculativi in tutti i settori produttivi, specie nel settore agroalimentare, apprezzano la presa di coscienza seppur tardiva del Governo, che tende a realizzare una serie di incontri con gli operatori della filiera alimentare, per affrontare il tema dei recenti rincari di molti prodotti agricoli e dei loro possibili riflessi su prodotti finiti e prezzi al consumo.
Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori, che hanno denunciato una raffica di rincari in molti settori produttivi, i quali hanno contribuito ad impoverire ulteriormente le famiglie ed i cittadini, lieti della volontà del Governo per concertare forme tangibili di tutela dei falcidiati redditi in molti settori – dalla scuola alle tariffe dei treni, dal gas all’acqua ed elettricità – faranno la loro parte per evitare ulteriori rischi di indebitamento che stanno gettando milioni di famiglie nel rischio tangibile di insolvenza.
La tardiva presa di coscienza del Governo che sinceramente apprezziamo, non era quindi frutto di generico allarmismo, ma frutto di condizioni reali di aumenti e di speculazioni che solo la miopia di ?sedicenti? rappresentanze dei consumatori, che hanno offerto il ?peggio?, proprio durante la trattativa con l’Abi sulle banche per ricondurre ad equità le penali sui mutui, continua a non vedere.