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PREZZI: IL GOVERNO TAGLI LE UNGHIE ALLE SPECULAZIONI DA CALURA

I rincari pretestuosi ed ingiustificati che stanno caratterizzando in questi giorni alcuni prodotti di largo consumo, come ortaggi, frutta e verdura, con ricarichi medi fino al 36 per cento, devono essere immediatamente fermati dal Governo.

E’ inaccettabile che i consumatori, già tartassati da aumenti ed arrotondamenti da euro, siano chiamati a pagare rincari spropositati dei prezzi al dettaglio per frutta, verdura ed ortaggi, da un minimo del 6 per cento fino a 36 per cento.

Queste ricorrenti speculazioni e rincari artificiosi, che stanno caratterizzando i mercati al dettaglio di frutta fresca, ortaggi e verdure con aumenti del 33 per cento delle albicocche, del 12 per cento delle ciliegie e delle pesche; del 10 per cento delle zucchine e dei peperoni, devono essere fermati.

L’intesa dei Consumatori, unica federazione che ha difeso i diritti dei cittadini dalle speculazioni su prezzi e tariffe, che nei primi sedici mesi di euro sono costati ben 2.200 euro a famiglia, chiede che il Governo, senza se e senza ma, allerti i Nas e la Guardia di Finanza per verificare i ricarichi dalla produzione al consumo, denunciando per il reato di aggiotaggio quei soggetti adusi ad effettuare speculazioni sia sulle ?gelate? (le famose zucchine come bistecche) che sulle ?calure?.




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