Nella città di Salerno, il costo della vita è aumentato mediamente del 3% circa in un anno. Il dato arriva dall’Ufficio statistico del Comune, lo stesso che cura le rilevazioni mensili sui prezzi per conto dell’Istat. Su questa stima si dichiara sostanzialmente d’accordo il Codacons. Per Federconsumatori, invece, in realtà gli incrementi potrebbero essere schizzati fino al 5%, per colpa del petrolio a livello nazionale e delle tasse sui rifiuti a livello locale, sia nel comune capoluogo sia in altri centri della nostra provincia. Per le famiglie sembrano particolarmente preoccupanti le impennate periodiche di alcuni prodotti: sempre secondo Federconsumatori, la prossima fiammata potrebbe arrivare intorno a Ferragosto e coinvolgere nuovamente pane e pasta, con incrementi fino al 10%. Intanto, in tema di bilanci familiari, Adiconsum avverte: quando si fanno ricerche e rilevazioni sul carovita bisogna considerare i costi delle tariffe e dei servizi molto più di quanto non succeda adesso. Appello ai consumatori: bisogna spendere con maggiore consapevolezza, perché determinate voci, come i telefoni, rendono più poveri.