Finalmente il governo ha detto la verità, che peraltro sapevamo già e cioè che non vi sarebbe stato nessun taglio dell’accisa sui carburanti. Sono troppi i soldi che si incamerano con questo livello di tassazione che, a causa di una IVA in % che incide su ogni aumento del costo del petrolio e per avere inoltre aumentata la accisa sulla benzina per ben tre volte di oltre 4 cent al litro, ha comportato maggiori introiti per 4 miliardi di ? per le dissestate casse dell’erario ridotto al lumicino a causa di una dissennata ed iniqua politica economica. Intanto i cittadini devono pagare 300 ? annui in più per il carburante, 145 ? in più per il riscaldamento domestico. 200? in più per aumento costi di trasporto e di produzione dei beni di largo consumo, per non parlare degli aumenti di gas e luce in più per120? annui.
Inoltre non si è tentato minimamente di fare passi in avanti per modernizzare la rete di distribuzione carburanti, da dove si potrebbero risparmiare almeno 5 cent al litro ed ulteriori 7 cent se si aprisse alla grande distribuzione, Sarebbero 12 cent che farebbero risparmiare per i pieni di carburante 180? all’anno e 112? annui per una ricaduta positiva sui prezzi.
A tutto ciò si è accompagnata una assenza totale sul versante delle questioni energetiche in generale. Ne sul piano del risparmio, ne su quello delle energie alternative e rinnovabili, ne su quello della modernizzazione dell’offerta di mercato a partire dall’approvvigionamento e distribuzione del gas metano.
Ed ora il governo ci promette che nel febbraio 2006 sarà approntato un piano che ci dovrebbe affrancare dal petrolio!! E lo si afferma all’ indomani di aver passivamente subito il forte condizionamento dei gestori di carburante!! Meno male che siamo arrivati alla fine di una e pessima legislatura.