Domani, venerdì 15 giugno, alle ore 9.30, davanti alla Corte di Appello civile di Roma, sezione I, Giudice Pignatelli, si discuterà per la prima volta in Italia, una causa intentata dal CODACONS, (rappresentato dall’Avv. Marco Ramadori) e dagli eredi del sig. Schiaratura, deceduto per un tumore provocato dalle sigarette, contro l`Ente Tabacchi Italiano, il monopolista italiano dei prodotti da fumo.
In Italia, purtroppo, non esistono ancora precedenti giurisprudenziali di condanne dei produttori di tabacco, responsabili della morte di circa 90.000 italiani ogni anno. La storia del povero sig. Schiaratura ricalca esattamente quella di Richard Boeken, a cui una giuria di Los Angeles, solo qualche giorno fa, ha riconosciuto un risarcimento record di 6.500 MILIARDI contro la Philip Morris. Il sig. Schiaratura, come Boeken, aveva iniziato a fumare da adolescente e, solo negli anni ?90, si era reso conto del pericolo di morte a cui andava incontro, purtroppo troppo tardi per poter evitare l`insorgenza del tumore.
E` interessante notare che la difesa giudiziale delle multinazionali del tabacco, secondo cui Boeken “non poteva non sapere“ dei pericoli del tabacco, e` stata ritenuta dalla giuria popolare americana assolutamente risibile e infondata, soprattutto alla luce della comprovata campagna di disinformazione operata dalle multinazionali del tabacco contro i fumatori.
Il Codacons e` inoltre in procinto di presentare, davanti al Tribunale Civile di Roma, la prima di una serie di cause collettive contro l’Ente Tabacchi Italiano e contro le multinazionali del tabacco, per ottenere il risarcimento degli enormi danni fisici, biologici e morali provocati da questa vera e propria “strage legale“, per l`Organizzazione Mondiale della Sanità la “prima causa di morte evitabile nel mondo“.
Si attende quindi la decisione della Corte d’Appello, che potrebbe risultare una delle più rivoluzionarie degli ultimi anni, almeno in Italia poiché, come abbiamo visto, in un settore così delicato come può essere quello del fumo attivo e passivo, negli altri paesi la salute dei cittadini riceve già una giusta tutela.