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PRIVACY A RISCHIO: IL CODACONS LANCIA L’ALLARME!







Utenti avvisati: la vostra privacy è in serio pericolo. L’utilizzo di internet si diffonde a macchia d’olio, così come le violazioni della privacy dei navigatori. Allertata dalle segnalazioni di molti consumatori l’associazione ha svolto una lunga ricerca, i cui risultati sono stati così interessanti da far organizzare un seminario che si è tenuto oggi a Roma presso il Palazzo di Giustizia.

L’art. 7 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea sancisce che: ?ogni individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e delle sue comunicazioni?. Ebbene, questo articolo sembra non esistere per molti siti internet, che raccolgono i dati dei navigatori in modo tale da poter ricostruire il tracciato di ogni singola connessione e determinare quali siano i gusti e le preferenze dell’utente. Infatti il CODACONS ha scoperto che molti siti richiedono l’accettazione sul computer, da parte dell’utente, dell’installazione di ?cookies?, programmi che servono a seguire ogni singolo movimento del navigante. Non solo. Tali ?cookies? sono programmati in modo da rimanere sull’hard disk dell’utente in maniera durevole ( ad es. un ?cookie? inviato dal sito www.Libero.it è programmato per rimanere in memoria fino al 2005). Tali programmi violano l’art. 10 del Decreto 171/98 sulla privacy nel settore delle telecomunicazioni, in quanto consentono l’acquisizione al server di dati personali. Non sono solo i ?cookies? a violare la privacy dell’utente. Iscrivendosi al sito www.tiscalinet.it il consumatore è obbligato a ricevere un’e-mail pubblicitaria al giorno, e viene così inserito in modo coatto in una mailing list. Per registrarsi ai siti www.genie.it, www.kataweb.it, www.myfamily.it e www.tiscalinet.it l’utente è obbligato ad accettare l’installazioni di ?cookies? sul proprio pc. Visitando la pagina www.apiceservice.it/privacy.htm si richiede il consenso per ?l’utilizzo del Suo profilo commerciale da parte di APICE per finalità di marketing e promozionali proprie di APICE e per le società da noi rappresentate?Tuttavia, in caso di rifiuto del consenso?ci troveremmo nell’impossibilità di erogarLe i servizi di APICE e delle aziende che rappresentiamo?. Identica procedura per i siti www.infodata.it, www.libero.it. Nel sito www.bazar.it la procedura di registrazione viene avviata prima che l’utente abbia avuto modo di consultare l’informativa sulla privacy. Per registrarsi al sito www.caltanet.it, invece, viene richiesto addirittura il codice fiscale.

Il CODACONS presenterà domani degli esposti alla Procura della Repubblica, all’Autorità Garante per la tutela dei dati personali e all’Autorità Antitrust affinché accertino le violazioni della privacy, eventuali reati relativi alle modalità di acquisizione dei dati, nonché eventuali messaggi pubblicitari ingannevoli relativi alla gratuità dei servizi offerti dai siti citati, in relazione al fatto che l’utente in cambio deve fornire i propri dati personali a favore del provider. Di questo ed altro si è discusso oggi al seminario che si è tenuto a Roma presso il Palazzo di Giustizia, e che ha visto la presenza del Garante per la privacy Stefano Rodotà. ?La violazione della privacy del cittadino?, si è detto, ?è una grave realtà, che abbraccia tutta la sfera del quotidiano?. Si pensi ai volantini e ai depliants che riempiono ogni giorno le nostre cassette postali, senza che nessuno ne abbia fatto richiesta. Oppure a chi ci telefona a casa chiamandoci per nome e cognome per rifilarci un corso d’inglese. Alle reclami sui prodotti per neonati che ci arrivano a casa subito dopo la nascita di un bambino. Tutte informazioni che le aziende prelevano dagli archivi e dall’anagrafe, e utilizzano senza il consenso degli interessati.



A seguito del seminario di oggi il CODACONS ha deciso di inviare ai parlamentari una lettera dove si propongono alcune modifiche alla legge 675/96:




ART. 12, comma1, lett. c
1. Il consenso non è richiesto quando il trattamento:

c) riguarda dati provenienti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili, da chiunque, fermo restando i limiti e le modalità che le leggi e i regolamenti stabiliscono per la loro conoscibilità e pubblicità, e mai senza il consenso dell’interessato quando il trattamento ha scopi meramente commerciali e non istituzionali.




DELL’ART. 20, comma1, lett. b
1- La comunicazione e la diffusione dei dati personali da parte di soggetti privati e di enti pubblici economici sono ammesse:
a) con il consenso espresso dell’interessato;

b) se i dati provengono da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili, da chiunque, fermo restando i limiti e le modalità che le leggi e i regolamenti stabiliscono per la loro conoscibilità e pubblicità, e mai senza il consenso dell’interessato, quando il trattamento ha scopi meramente commerciali e non istituzionali.



Introduzione del seguente articolo



ART. 20 – BIS



La comunicazione e la diffusione dei dati personali, l’informazione personalizzata, realizzata cioè mediante invii di messaggi di posta elettronica o di lettere articolate, da parte di soggetti privati e di enti pubblici economici realizzata mediante il trattamento di dati tratti da pubblici registri, elenchi, atti o documenti conoscibili da chiunque non sono ammesse senza il consenso dell’interessato e nel rispetto degli obblighi previsti da questa legge, quando il trattamento ha scopi meramente commerciali e non istituzionali.



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