Finalmente il Garante della privacy è sceso in campo per porre un freno ai famosi mms, cioè i messaggi telefonici in grado di scattare ed inviare foto e immagini.
Il Garante ha posto dei limiti all’uso sconsiderato di tali nuovi apparecchi, in grado di riprendere soggetti e diffonderne le immagini anche a catena a una serie di destinatari, all’insaputa del soggetto ripreso.
Le associazioni dell’Intesa dei consumatori Adusbef, Codacons e Federconsumatori, al fine di tutelare il diritto alla riservatezza degli utenti, annunciano che si metteranno a disposizione di quanti riterranno lesa la propria privacy dai messaggi di nuova generazione, e denunceranno penalmente i responsabili delle violazioni.
Il campo della privacy è infatti un settore molto delicato, e il diffondersi di apparecchi di questo tipo può contribuire a minare la riservatezza degli individui.
Resta alta la guardia dei consumatori, tuttavia c’è da considerare che la vendita degli umts si sta rilevando una sorta di ?flop?, anche per gli alti costi dei telefonini di nuova generazione, alti per ripagare i costi delle licenze sostenuti dai gestori.
Le 3 associazioni chiedono comunque di porre un freno alla dilagante pubblicità dell’umts, a volte anche di pessimo gusto, come quella che vede un cane che lecca l’apparecchio che poi dovrà essere messo vicino alla faccia di chi lo userà. Non è certo così che si convinceranno i consumatori a vedere una partita di calcio su uno schermo piccolissimo!