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PROCEDIMENTI DI PUBBLICITA’ INGANNEVOLE: TEMPI TROPPO LUNGHI





Le Associazioni dei consumatori Lega Consumatori, Codacons ed Adusbef hanno richiesto, con una lettera congiunta inviata ai Presidenti dell’Antitrust Antonio Catricalà ed al Presidente AGCOM Corrado Calabrò, di concordare e chiedere nelle sedi opportune, anche attraverso una segnalazione al Governo, l’abrogazione delle disposizioni previste dall`art. 26, comma 5, del Dlgs 206/2005 e dell`art. 12, commi 3 e 4, del DPR 284/2003, che prescrivono per i procedimenti per le pubblicità ingannevoli effettuate attraverso i media, la richiesta obbligatoria di un parere, da parte dell`Antitrust, all’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

Da un’ indagine delle associazioni è emerso infatti che, nel periodo 1998-2006, l`applicazione di tali norme ha comportato esclusivamente delle inutili lungaggini (un aumento almeno del 30% dei tempi di istruttoria, tra la richiesta di parere ed il relativo esame) nei procedimenti amministrativi avviati, a tutela dei consumatori, sulle presunte pubblicità ingannevoli effettuate attraverso strumenti di comunicazione.

Si è rilevato, in particolare, che ben nel 30% circa dei procedimenti AGCM degli ultimi sei mesi (per i quali era prescritto anche il parere AGCOM) i pareri espressi dall`Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, non sono stati affatto coincidenti con l’opinione dell`Autorità garante della concorrenza e del mercato, e ciò non ha fortunatamente influenzato l`esito finale del procedimento in Antitrust.

Inoltre in numerosi casi, concentrati particolarmente nel periodo riferibile alle ferie estive (circa l`90%), il parere da parte dell`Autorità per le Comunicazioni non è mai pervenuto entro i 30 gg. previsti dalla normativa di riferimento, generando come unico effetto, per la procedura e per la tutela dei diritti dei consumatori, un inutile attesa/ritardo di oltre 30 giorni, a palese dimostrazione della pratica inutilità dello stesso.
Lega Consumatori, Codacons ed Adusbef, pertanto, al fine di una migliore e più tempestiva tutela dei consumatori ed anche di un risparmio delle risorse a disposizione delle Autorità Amministrative Indipendenti interessate, porteranno avanti in tutte le sedi, politiche e istituzionali, la campagna per l’abrogazione della richiesta obbligatoria di parere dell`Antitrust, in materia di pubblicità ingannevole, all`Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.

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