Su un numero del settimanale ?Visto? è stato pubblicato un messaggio pubblicitario che recitava: ?LELE MORA L’AGENTE DELLE DIVE IN COLLABORAZIONE CON WANT MODEL MANAGEMENT CERCA VOLTI NUOVI DI TUTTE LE ETA’ TV, CINEMA MODA, PUBBLICITA’ NUMERO VERDE: 800 ? 687616?.
Su un numero del settimanale ?Chi? vi era un’altra pubblicità che diceva: ?WANTED RICERCHIAMO VOLTI NUOVI DI TUTTE LE ETA’ DA 0 A 99 CON TANTA VOGLIA DI EMERGERE. TELEFONATECI SUBITO E PARTECIPERETE AL PROVINO CHE POTRA’ SPLANCARVI LE PORTE DI TV, CINEMA, MODANUMERO VERDE: 800 ? 687616?.
Dopo aver letto questi messaggi, una signora romana (che successivamente si è rivolta al CODACONS) ha subito telefonato al numero summenzionato, in quanto aveva in animo di vedere il volto del proprio figlio, di appena cinque mesi, stampato su qualche rivista o scelto per una pubblicità televisiva.
Il fatto che un nome come Lele Mora, qualificato ?agente delle dive?, per giunta in collaborazione con l’agenzia want model management, ricercava volti nuovi di tutte le età per cinema, tv, moda e pubblicità è sembrato infatti alla signora molto interessante, soprattutto perché la ricerca di volti nuovi, di ogni età, ben si adattava alle esigenze dell`interessata.
All’altro capo del telefono, rispondeva un impiegata che invitava l’interessata ed il proprio bambino a presentarsi nella sede di Milano per il provino, con delle foto.
Fin qui nulla di strano, tanto che al primo contatto telefonico prendeva subito un appuntamento.
All’incontro, uno degli operatori commerciali dell’agenzia riferiva alla signora che, per poter accedere a qualsiasi tipo di provino, e quindi per poter entrare nel mondo dello spettacolo, era necessario che il bambino facesse un book fotografico che poi sarebbe stato inviato a tutte le agenzia pubblicitarie.
La formazione del book – fotografico non è avvenuta però gratuitamente e per realizzarlo è stato addirittura necessario versare la somma di lire 1.200.000!!
Chiaramente dalla lettura del messaggio non si riesce a comprendere, neanche implicitamente, che per partecipare al provino è necessario fare un book – fotografico a pagamento. Il fatto di non indicare la necessità di un book e quindi di non effettuare alcuna prestazione onerosa viene a costituire un elemento che induce un gran numero di consumatori a recarsi all’agenzia. Se la consumatrice avesse saputo che per la ricerca di volti nuovi era necessario pagare un book, sicuramente non si sarebbe recata a Milano ma si sarebbe rivolta in un’agenzia di Roma.
Ebbene, alla luce di questi fatti sembrerebbe che l’agenzia di Lele Mora si serva di un fantomatico messaggio per attirare l’attenzione di quei consumatori ? e non sono pochi ? che intendano servirsi di un agenzia per entrare nel mondo dello spettacolo.
In realtà sembra di capire, secondo quanto riferito al CODACONS dalla consumatrice, che l’agenzia in questione faccia servizi fotografici oltre a svolgere un’attività di intermediazione pubblicitaria.
Non si capisce per quale recondito motivo la ditta in questione abbia omesso di indicare la necessità di un servizio fotografico sulla pubblicità, nascondendo forse il reale contenuto del messaggio pubblicitario ? l’agenzia fotografica? e ammantando una banale attività di intermediazione pubblicitaria di una inopportuna aurea di mistero.
Il CODACONS ha deciso di andare fino in fondo nella questione e ha presentato un esposto all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il mercato, affinché valuti se i messaggi dell’agenzia rientrino nella fattispecie di quelli ingannevoli e, in tal caso, sanzioni severamente il comportamento dell’agenzia responsabile dell’accaduto.