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PUBBLICITA’ PROGRESSO…O REGRESSO?









In questi giorni è affissa sui cartelloni della città di Roma una pubblicità progresso contro la droga. Il testo recita: ?Non ci vuole una grande testa per fottersi il cervello?basta drogarsi!?.

L’intento, sicuramente lodevole, è quello di sensibilizzare i giovani sui danni derivanti dall’assunzione di droghe leggere e non. Tuttavia, leggendo con più attenzione il messaggio, sorgono alcuni dubbi. Innanzitutto riguardo la terminologia usata. E’ vero che la pubblicità è diretta ai giovani e, di conseguenza, vuole usare un gergo il più vicino possibile ai destinatari della stessa. Ma ricordiamoci che questa reclame può essere letta da chiunque, anche dai più piccoli. Un termine come ?fottersi? è decisamente volgare e, invece di raggiungere il suo scopo, può indurre un minore a utilizzarla nel proprio lessico, provocando quindi una reazione a catena. Ma al di là di considerazioni grammaticali, il vero dubbio sorge sul significato della frase incriminata. Un giovane, leggendola, può trarre la conclusione che, per raggiungere uno stato di esaltazione, di eccitazione, di sollievo da tutti i problemi, basti veramente poco, e cioè assumere una pasticca di ecstasy o fumare una canna. In parole povere da cosa negativa la droga può assumere, in questa pubblicità, valenza positiva. Molte le segnalazioni di protesta pervenute al centralino del CODACONS da parte di cittadini dubbiosi sull’efficacia della pubblicità.

Questa, quindi, può avere un effetto completamente opposto rispetto a quello per cui è nata, provocando danni assai maggiori. L’ente che promuove il messaggio è la Pes (Pubblicità Esterna Speciale). Nessuna informazione è arrivata però dal Comune di Roma, contattato al riguardo.

Il CODACONS, ai sensi delle legge 281/98, diffida il Comune di Roma a provvedere alla rimozione immediata della pubblicità, e a modificarla utilizzando termini e frasi più appropriate.

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