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Quando l`aereo diventa una prigione

E` accaduto ieri a Fiumicino: teatro il volo Alitalia delle 12.30 proveniente da Napoli, sul quale erano imbarcati anche due anziani coniugi che avrebbero dovuto prendere subito dopo la coincidenza per Lione, dove la signora, disabile, era attesa per un trapianto. Ma al Leonardo Da Vinci gli addetti al tresferimento dei due anziani si sono presentati soltanto un`ora e mezzo dopo l`atterraggio. Inutili le telefonate e le proteste dei passeggeri in attesa che il vettore diventasse Az 1619 Roma-Brindisi delle 13.10. Intanto, dopo una “caritatevole“ attesa, il volo per Lione è partito senza di loro. Partiti in ritardo i passeggeri per Brindisi (14.45 anziché 13.10). Tra loro il sottosegretario all`Interno, Alfredo Mantovano, la top model Clarissa Burt e Gianni Ippoliti. “Urlavamo “liberateli“ – racconta Ippoliti – e insieme a noi anche Alitalia più volte ha sollecitato gli addetti all`assistenza a fare il proprio dovere, visto che lo prevede una normativa Ue. La donna non solo ha visto violati i suoi diritti e subito il lungo disagio, ma ha anche perso un`importante coincidenza“. Il Codacons va all`attacco: “È uno scandaloso episodio di inciviltà e di mancato rispetto della legge. La normativa europea sui diritti dei passeggeri disabili, entrata in vigore in Italia il 16 luglio, da noi è ancora una formalità“. Immediate le spiegazioni e le scuse da parte dell`Adr: “La normativa è ancora nelle prime fasi ed è un meccanismo che non è stato ancora tarato, per questo abbiamo chiesto scusa alla signora con un telegramma. Comunque è sempre la compagnia aerea che deve avvisare l`aeroporto, 36 ore prima, della presenza di un disabile a bordo e della necessità di assistenza“.

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