Dalla scadenza della prescrizione extracontrattuale alla erogazione della seconda tranche di solidarietà cooperativa, ancora tempo per pensare a cosa potrà accadere! Dal 3 luglio al 15 luglio, c`è una ipotetica franchigia temporale a disposizione di Legacoop per identificare e registrare i cattivi sovventori;… ma anche tempo, a disposizione dei soci, per fare supposizioni e, nel silenzio abituale della controparte, dare delle risposte “fai da te“` su quanto Legacoop ha presumibilmente programmato di fare. Quale sia questo programma, ai soci non è ancora dato di sapere, ma è indubbio che una procedura sia già stata studiata a tavolino…questo dice la gente per la strada. Le domande vengono fuori spontanee…quando, quanto, come? “Quando ci daranno la seconda tranche?“. La risposta è facile! Diamo a Legacoop il tempo materiale per raccogliere e classificare tutte le lettere che si presuppone una parte dei soci abbia ritenuto opportuno inviarle; poi, calcolando un tempo minimo per i conti nella selezione precauzionale, si potrebbe stimare, senza guardare in una sfera di cristallo, l`arrivo dei primi assegni di piccolo taglio, dal 20 al 25 luglio… e si vedranno i primi sorrisi di chi aspettava quei soldi che proprio gli faranno comodo. Il passaparola e gli inevitabili confronti imperverseranno, e poi tutto si potrà presumibilmente concludere prima del 5 agosto. Eventuali inconvenienti potranno essere affrontati e risolti a settembre, come del resto si è già verificato, con piena soddisfazione degli interessati, durante la fase uno. “Di quanto sarà la tranche?“. La risposta è calcolata. Se partiamo dal 35% massimo che ci è stato erogato e ricordiamo che resta l`impegno di un 15% diviso in due rate – primavera 2008 e 2009 – ci possiamo rispondere aritmeticamente ipotizzando un 7.5% o giù di lì. Inizialmente è girata una chiacchiera che parlava di un 5%, poi voci più attendibili hanno alzato l`asticciola. “Come ce la daranno questa tranche?“. La risposta è opportuna. Se ricordiamo che inizialmente Legacoop ha sempre parlato di atto di liberalità unilaterale – basta rileggere la lettera che era allegata agli assegni inviati -; se poi osserviamo che ha cambiato improvvisamente procedura e si è limitata ad una semplice formalità informativa che ha fatto riferimento all`UNIPOL, possiamo supporre una scelta di convenienza e, visto il risultato affatto gradito dai soci, torni al vecchio sistema dell`invio diretto a casa. Una semplice lettera con assegno non trasferibile, a scadenza tre mesi…procedura che, nella fase uno, quella gestita da Egidio Checcoli, ha funzionato benissimo. E` inevitabile e scontato che sorgano ipotesi, illazioni e chiacchiere non solo per passare il tempo, tuttavia quanto sarebbe tutto più semplice se Legacoop, con un banale comunicato – la pratica non gli fa difetto – informasse i soci in attesa! Restano però dei sospesi. Come reagiranno i soci che non riceveranno la tranche, tutelati o no che siano dal Codacons… e cosa ne sarà di quei soldi non elargiti? Una cosa è certa, la perdita di danaro sarà pianta con vere lacrime!