Roma. Quattro persone arrestate, centinaia di chili di fuochi illegali sequestrati e anche una vittima, la prima, a tre giorni dall’ultimo dell’anno: un ragazzino di quattordici anni che ha perso una mano in seguito all’esplosione di un petardo. Puntuali come ogni anno, hanno fatto la loro apparizione sulle bancarelle abusive nei mercatini di mezza Italia migliaia di fuochi d’artificio pirotecnici di ogni forma e peso ? alcuni innocui, altri pericolosissimi ? tutti comunque privi di ogni certificazione e venduti senza licenza. Ed è uno di questi fuochi che a Baiano, in provincia di Avellino, è esploso provocando l’incidente in cui il quattordicenne ha perso la mano: il ragazzino era con il fratello di dieci anni ? rimasto illeso ? quando ha trovato un petardo inesploso in mezzo alla strada. Dopo averlo raccolto lo ha fatto esplodere davanti alla porta di casa; l’urto è stato così violento che ha mandato in frantumi la vetrina di un negozio e ha sbalzato i due ad alcuni metri di distanza. È andata meglio invece ad un altro adolescente, un tredicenne di Pachino, in provincia di Siracusa: l’esplosione del petardo che aveva in mano lo ha ferito, ma guarirà in venti giorni. Proprio per evitare incidenti anche più gravi, sono scattati in tutta Italia decine di controlli e sequestri, anche alla luce della circolare inviata dal dipartimento della Pubblica sicurezza nei giorni scorsi in cui si ribadiva l’assoluto divieto di vendita ai minori di 14 anni di ogni tipo di fuochi, anche legali, e si invitava a predisporre appositi servizi sul territorio proprio per contrastare il fenomeno della vendita di quelli illegali. Ed il Codacons ? che chiede un inasprimento delle pene per chi confeziona i botti e l’avvio di una massiccia campagna di spot che mostri le gravi conseguenze e le menomazioni che derivano dall’uso di quelli illegali ? lancia un appello ai cittadini: «Denunciate i venditori abusivi». I risultati dei controlli non sono mancati: a Catania la Guardia di Finanza ha sequestrato 45 mila botti illegali di fabbricazione cinese (per un peso di oltre 300 kg) tra cui un razzo in grado di raggiungere i 200 metri di altezza, nel Veronese i carabinieri hanno invece scoperto in un garage oltre 5 quintali di fuochi del valore di circa 30 mila euro, e arrestato padre e figlio. «È il più grande sequestro di questo tipo mai avvenuto in Veneto ? sottolineano i rappresentanti dell’Arma ? roba da far impallidire i napoletani». Arresti anche in Calabria, dove i carabinieri hanno sorpreso in un’abitazione di Molochio (Reggio Calabria), un deposito illegale con oltre 130 kg di materiale: in manette sono finiti due romeni e un napoletano. Dall’elenco non poteva mancare la Campania, la «patria» dei fuochi illegali dove quest’anno il petardo più ricercato, e pericoloso, è «la testa di Lavezzi». A Calvizzano un 26enne è stato arrestato dopo che a casa gli hanno trovato 300 chili di fuochi illegali, altri tre quintali sono stati sequestrati ad Eboli e 100 chili a Montella, in provincia di Avellino. Sequestri che però rappresentano solo una goccia nell’acqua se è vero, come sostiene l’assessore alla Protezione civile della Provincia di Napoli, Borrelli, che «quest’anno è la prima volta dopo tanti anni che al numero verde della provincia non arrivano denunce sui rivenditori ambulanti. Le persone ? aggiunge ? sembrano disinteressate al fenomeno».