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QUEST`ANNO CHIUDIAMO IL MERCATO DI NATALE DI PIAZZA NAVONA!!









MENTRE IL COMUNE DA’ LICENZE A TUTTI SENZA VINCOLI IL COSIDDETTO DIFENSORE DEI CITTADINI STIPENDIATO DAL SINDACO DORME SONNI TRANQUILLI?



Bambinello piccolo senza culla: 7 euro; befana scaccia-guai da 25 cm: 16 euro; calza della befana di maglia (vuota): 7 euro; capanna del presepe: da 30 euro in su; statuine del presepe: da 7 euro in su; pescare 6 paperelle: 5 euro; Kinder sorpresa: 1,50 euro; 1 giro sulla giostra per bambini: 1,50 euro; tavoletta di cioccolato Galak: 3 euro.

Questi i prezzi (obiettivamente elevati) che il Codacons rilevava lo scorso anno presso le classiche bancarelle in Piazza Navona a Roma. Prezzi in alcuni casi raddoppiati rispetto a quelli praticati 12 mesi prima, in altri casi con aumenti fino al 20%. In tutti i casi superiori rispetto ai prezzi praticati nei negozi tradizionali.

Quest’anno non si ripeterà il salasso ai danni dei cittadini! Il Codacons, infatti, ha presentato una diffida ai sensi della legge 281/98, al sindaco Veltroni e all’assessore al commercio Valentini. Nell’atto l’associazione è durissima: nessuna concessione di autorizzazione per occupare il suolo pubblico in favore di bancarelle di Piazza Navona (così come per i mercatini di altre zone tipiche della capitale) che con i loro prezzi esosi svuoteranno le tasche dei cittadini romani!

?I romani non hanno certo bisogno di bancarelle che vendono prodotti natalizi a prezzi da capogiro ?
afferma il Presidente Codacons Avv. Carlo Rienzi ? in quanto già massacrati da due anni di aumenti di prezzi e tariffe che ne hanno ridotto sensibilmente il potere d’acquisto. La concessione del suolo pubblico in zone come Piazza Navona ? prosegue Rienzi ? ha un valore commerciale altissimo per i fortunati gestori delle bancarelle, valore che deve essere ripagato vendendo prodotti a prezzi inferiori rispetto quelli dei negozi tradizionali?.

La diffida del Codacons quindi parla chiaro: le autorizzazioni devono essere rilasciate dal Comune di Roma solo a condizione che le bancarelle pratichino al cliente prezzi inferiori rispetto i prezzi medi dei negozi tradizionali.

?Se questa condizione non verrà rispettata e quindi le autorizzazioni verranno rilasciate indiscriminatamente ?
continua Carlo Rienzi – il Codacons ricorrerà al Tar del Lazio e alla Corte dei Conti per evitare una utilizzazione del suolo pubblico a svantaggio degli interessi dei consumatori?.

Infine il Codacons si pone una domanda: ma il difensore dei cittadini voluto dal Comune di Roma che fine ha fatto? Possibile che non abbia niente da dire sulla questione?

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