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QUIZ TV: TELE-UTENTI INFEROCITI, CON LA RAI CI TASSANO DUE VOLTE I PREMI!!







Fino a dicembre 2001 i premi in denaro forniti nei giochi delle trasmissioni RAI erano al netto, esentasse, poi da gennaio 2002 è stata introdotta la trattenuta del 20% e il pagamento avveniva o tramite assegno o tramite bonifico bancario. Da settembre 2002 invece i premi, sempre con trattenuta del 20 %, sono in gettoni d’oro, già tassati quindi, ma vengono decurtati ancora del 20 % di IVA all’atto della vendita all’orefice. Quindi una vincita dichiarata da alcuni conduttori ? di tutto rispetto? quale 100 euro diventa: 80 euro per la trattenuta fiscale e scende a 64 euro all’atto della vendita del gettone. Così come qualche premio più consistente, sbandierato come una grossa cifra, perde di molto la sua consistenza.

Ad esempio la tombola di 10.000 euro del giorno dell’Epifania a DOMENICA IN in pratica è stata di 6.400 euro. Rimane certo una bella cifra, ma allora perché non dirla esatta, visto che una decurtazione di 3600 euro non è cosa da poco.
Niente da eccepire sulla tassazione dei premi, sostengono CODACONS e l’associazione quizzisti ARABA FENICE, ma una maggiore trasparenza non guasterebbe e soprattutto non pare giusto che a causa del pagamento in gettoni la trattenuta sia doppia.

Anche MEDIASET paga da sempre in gettoni d’oro, ma con un sistema eccellente. I gettoni vengono accompagnati da una lista di orefici convenzionati sparsi su tutto il territorio, che acquistano gli stessi al loro reale valore, e il giocatore viene a perdere solo il 20% dell’IVA.
Per i gettoni RAI invece il vincitore non riceve alcuna assistenza, e qui comincia la sua Odissea. Chi abita in una città, dove i vari orefici si fanno concorrenza, ha la possibilità di venderli ad un prezzo equo, ma nei piccoli centri questo non accade, spesso vengono offerte cifre irrisorie, in quanto l’unico orefice cerca di acquistarli al prezzo di oro vecchio. Il giocatore è allora costretto a sostenere anche le spese di viaggio per recarsi in una località più grande e convertire i suoi gettoni in denaro. E quindi sono sempre le fasce più deboli, quasi sempre anziani pensionati, che vivono in minuscoli paesini ad avere i disagi maggiori.








DOMENICA IN: Ma gli autori li pagano anche? A cura di Marcella Taralli, Pres. Ass. Quizzistica Italiana Araba Fenice (tel. 337/912703)




Continua il gioco della tombola , nonostante Natale sia passato già da un mese. Certamente gli autori di DOMENICA IN sono davvero a corto di idee se continuano a prendere in giro gli spettatori con uno spettacolo disgustosamente squallido come quello a cui abbiamo dovuto assistere passivamente ed inermi domenica 26 gennaio.
Dopo gli esploit di Giucas Casella delle domeniche precedenti, quando miracolosamente venivano fuori ambi, terni, quaderne e cinquine a richiesta, nell’ultima puntata si è verificato un fenomeno anomalo per quel che riguarda i giochi .
Si presume che chi passa ore della sua giornata a tentare di prenotarsi lo faccia con la speranza di essere poi chiamato a giocare e vincere, ma chi si è prenotato domenica scorsa è stato solamente ingenuo e sprovveduto, la sua buona fede è stata? ?ingannata?. Pesantemente.
Infatti avevamo lasciato il tabellone con la cinquina già fatta e si doveva proseguire per la tombola. In ogni cartella mancavano minimo 5 o 6 numeri e, ad ogni giocatore, è stata data la possibilità di fare estrarre 3 numeri.

Bene, i poveretti questo hanno fatto, con un’imbarazzatissima Mara Venier che volta per volta li avvisava che tanto non avrebbero avuto alcuna possibilità di vincita. Quindi si è andati avanti per tutto il pomeriggio con questo squallido teatrino e così sarà anche all’inizio della prossima domenica perché a conclusione della giornata una sola cartella va per 4 numeri.

Nessuno ha la pretesa di vincere ogni volta che gioca, e si sa che i primi sono sempre svantaggiati in quanto all’inizio il gioco ha più difficoltà, ma in ogni caso, anche per quelli più difficili c’è almeno una possibilità, benché minima, anche 1 su 1 milione di riuscire a centrare il risultato giusto.

Con DOMENICA IN no, questa possibilità era inesistente, non si giocava , ma si colloquiava con Mara. Forse sarebbe stato meglio chiamare il siparietto ? L’angolo della cortesia? o ?Telefono Amico?, anziché gioco a premi. E dove sono i premi se non si possono vincere?Tra la cinquina e la tombola passano troppi giocatori a possibilità di vincita zero.

Possibile mai che sia gli autori che il notaio preposto al controllo dei giochi non si siano resi conto di questo grossolano errore?
Eppure credo percepiscano stipendi per creare questi ? originalissimi? giochi.



Purtoppo anche ai FATTI VOSTRI resiste ancora, anche se ahinoi Natale è passato da più di un mese, la tradizionale tombola, ma almeno lì ogni giocatore oltre ai premi classici di ambi, terni , eccetera ha la possibilità di vincere comunque un piccolo premio da 100 ? lorde ( nette ? 64) cercando di indovinare se uscirà un numero pari o dispari. Per noi giocatori c’è la speranza che almeno in questa trasmissione la ormai noiosissima tombola stia per andare finalmente in pensione, perché da qualche giorno è comparso un nuovo simpaticissimo gioco, quello dei colori, che essendo ?a fil rouge? ci tiene incollati al video visto che per vincere bisogna seguire con attenzione tutte le telefonate di gioco. Questo tipo di gioco ci è molto gradito, come tutti quelli che non essendo di pura fortuna hanno bisogno di un pizzico di abilità da parte dei concorrenti.

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