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RACCOLTA FONDI PER OSSEZIA: IL CODACONS VUOL VEDERCI CHIARO








Sulle pagine dei quotidiani compare oggi la pubblicità di un progetto di solidarietà pro-Ossezia, da attuarsi mediante la collaborazione dei cittadini tramite l’invio di sms a numeri speciali messi a disposizione dei gestori telefonici. Un’iniziativa senza dubbio lodevole, ma che presenta alcune ombre.

Chi gestirà infatti l’enorme banca dati raccolta dai tre gestori telefonici attraverso le offerte degli utenti? Come verranno utilizzati tali dati? Non appare infatti nella pubblicità di tale iniziativa alcun riferimento al trattamento dei dati personali dei cittadini.

Non si capisce poi bene come si concretizzerà il progetto di solidarietà per l’Ossezia e l’utilizzo specifico dei fondi raccolti.
Per questo il Codacons, che ritiene comunque importanti e lodevoli simili iniziative di solidarietà, si è rivolto oggi alla Protezione civile e al Garante per la privacy affinché forniscano le dovute garanzie agli utenti.

Resta comunque il fatto ? conclude l’associazione ? che progetti simili potrebbero essere finanziati direttamente dai gestori telefonici: le compagnie della telefonia, infatti, incassano parecchi milioni di euro dall’invio quotidiano di sms da parte dei consumatori. Incassi dovuti all’enorme forbice esistente tra costo del servizio e prezzo praticato all’utenza (il costo industriale di un sms è pari a 0,1 eurocent, il prezzo praticato all’utente ammonta invece a 0,15 euro!). Parte di questi incassi potrebbe essere destinata a progetti di solidarietà come quello dell’Ossezia, evitando così la spesa di 1 euro a sms agli utenti i quali, seppur sensibili a tali argomenti, presentano bilanci ben più negativi rispetto a quelli dei gestori telefonici.

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