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RADIO VATICANA: ACCERTATO IL NESSO DI CAUSALITA’










Informalmente la notizia era già nota tra coloro che da anni si occupano della tematica dell’inquinamento elettromagnetico e le connessione con gli effetti sanitari che provoca l’esposizione ai cem.
La vicenda infatti è tutt’altro che risolta dopo la sentenza del giudice Calabria che accoglieva il difetto di giurisdizione per la responsabilità dello Stato del Vaticano rispetto al più mite reato del ?getto pericoloso di cose?, e si apre oggi un nuovo procedimento penale che riguarda la più grave ipotesi di omicidio colposo per le mortalità verificatesi nei dintorni di Roma Nord.

La perizia depositata dal dott. Comba, ISS, dott. Licitra, ARPA Toscana, Crosignani, Istituto Tumori di Milano, D’Angiolino Ospedale Pertini di Roma ha evidenziato l’esistenza del nesso di causalità tra le morti e l’esposizione, contraddicendo gli esiti forniti precedentemente dai consulenti del Ministro della Sanità Veronesi che più volte si è affannato a negare qualsiasi effetto sanitario provocato dai campi elettromagnetici. Lo stesso Ministro Sirchia aveva poi diffuso questi risultati che negavano qualsiasi nesso di causalità, avvalorando anche le tesi successive della Commissione scelta del Ministero dell’Ambiente per l’emanazione dei Decreti Attuativi della Legge Quadro n. 36 che porterebbero ad un aumento dei limiti di tutela.

Ebbene possiamo essere certi che per l’ambiente e per la salute oggi si apre una nuova stagione sia perché questa perizia rafforza quanto da sempre detto da ricercatori di tutto il mondo non appartenenti ad alcuna lobby industriale, sia perché il CODACONS da sempre in prima linea su questa problematica non solo si costituirà parte civile ma impugnerà insieme ai cittadini qualsiasi aumento dei limiti che sia superiore a quelli esistenti e che comunque sia diverso da quelli indicati dalla letteratura scientifica imparziale (o,2 microtesla per la bassa frequenza e 3 V/m per l’alta frequenza).

Il CODACONS annuncia anche l’inizio della campagna di raccolta firme per la realizzazione di alcuni referendum (promossi da svariati comitati) a favore della difesa della salute e dell’ambiente. Tra i tre quesiti referendari spicca appunto quello che mira a tutelare la salute dei cittadini dal pericolo rappresentato dall’elettrosmog.

Intanto questa mattina il Gip del Tribunale penale di Roma Giovanni De Donato ha respinto la richiesta di rinvio a giudizio per calunnia e diffamazione dell’Avv. Carlo Rienzi, Presidente Codacons, avanzata dal ricercatore dell’Istituto Superiore di Sanità Martino Grandolfo. Come si ricorderà il Grandolfo aveva già querelato il vice presidente Codacons Giovanni Pignoloni e il Tribunale di Roma, assolvendo Pignoloni dall’accusa di diffamazione ( il Pignoloni aveva denunciato che il ricercatore aveva accettato per la biblioteca privata dell’AIRP 20.000.000 di lire dalla Motorola) l’aveva condannato al pagamento delle spese processuali. Oggi quindi si è registrata la seconda sconfitta della campagna denigratoria messa a punto dai ricercatori contro il Codacons, che in aula è stato difeso dall’Avv. ORESTE FLAMMINII e dall’Avv. CLAUDIO CORATELLA.

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