Site icon Codacons Lombardia

RAI, AFFARI TUOI: IL CODACONS NON VUOLE DIFFAMARE NESSUNO MA…

In relazione alla puntata di ieri di Striscia la Notizia il Codacons fa presente che in base al D.P.R. 430/2001 e all’art. 2 del Codice del Consumo l’associazione ha il dovere statutario di assicurare che il servizio radiotelevisivo sia basato su principi di trasparenza, correttezza e rispetto della buona fede dei telespettatori, e inoltre che qualsiasi gioco a premi sia basato assolutamente sulla casualità degli eventi che si verificano.
In particolare gli artt. 2 e 8 e del D.P.R. 430/2001 affermano:

ART. 2: Sono considerati concorsi a premio le manifestazioni pubblicitarie in cui l`attribuzione dei premi offerti, ad uno o più partecipanti ovvero a terzi, anche senza alcuna condizione di acquisto o vendita di prodotti o servizi, dipende:

a) dalla sorte, sia che l`estrazione dei vincitori sia organizzata appositamente, sia che si faccia riferimento ad altra estrazione o ad altra designazione che dipende comunque dalla sorte;

b) da qualsiasi congegno, macchina od altro, le cui caratteristiche consentano di affidare unicamente all`alea la designazione del vincitore o dei vincitori dei premi promessi?.



ART. 8: ?Non è consentito lo svolgimento di manifestazioni a premio, quando:

a) il congegno dei concorsi e delle operazioni a premio non garantisce la pubblica fede e la parità di trattamento e di opportunità per tutti i partecipanti, in quanto consente al soggetto promotore o a terzi di influenzare l’individuazione dei vincitori oppure rende illusoria la partecipazione alla manifestazione stessa?



Nell’ambito dei propri doveri statutari e istituiti per legge dall’art. 2 del Codice del Consumo il Codacons ha fatto svolgere una consulenza tecnica sulle probabilità statistiche relative alle uscite dei premi da 250.000 euro e da 500.000 euro nei pacchi finali della trasmissione AFFARI TUOI, consulenza realizzata da uno dei massimi esperti di statistica che sarà integralmente diffusa nel corso di una prossima iniziativa e che intanto alleghiamo al presente comunicato (ALL. 1 – file formato .doc – dim. 29 Kb).

A fronte di questi risultati scientifici il Codacons invita nuovamente la Rai ? nel suo interesse innanzitutto e al fine di sgombrare il campo da qualsiasi dubbio o perplessità e far acquisire maggiore audience al suo programma – a consentire il controllo delle procedure di abbinamento premi-pacchi da svolgersi attraverso riprese filmate e pubbliche con la garanzia che nessuno, al di fuori del notaio e del ?dottore?, conosca la collocazione dei premi nei pacchi, oppure a partecipare a un esperimento da organizzare assieme all’associazione, alla presenza di notai, sul funzionamento delle regole della casualità e probabilità, procedendo a 30 estrazioni consecutive di 20 premi di diverso valore contenuti in altrettanti pacchi.

Quel che il Codacons vuole precisare è che l’associazione ? che pure persegue l’interesse a un maggior ascolto delle trasmissioni di servizio o con finalità sociali rispetto a quelle di mero intrattenimento ? non ha mai avuto e non ha alcuna intenzione di diffamare alcun soggetto, e che quindi le accuse mosse dalla Endemol nell’atto di citazione notificato al Codacons col quale la società chiede un risarcimento di 350.000 euro solo per aver l’associazione svolto il proprio dovere istituzionale e i compiti attribuiti dalla legge, costituiscono un misero tentativo di costringere un’associazione ad abdicare ai propri doveri istituzionali, statutari e di legge.

Nel giudizio avviato dalla Endemol il Codacons agirà in via riconvenzionale per chiedere i danni alla società e chiederà in quella sede al Tribunale di Roma ? se Insinna e la Rai rifiuteranno di svolgere l’esperimento in contraddittorio ? di effettuare una perizia statistico-probabilistica.

Ovviamente si precisa che ove l’esperimento desse una serialità di risultati se non identica anche solo simile a quella realizzatasi nella realtà nelle varie puntate di Affari tuoi (di cui si allega tabella, ALL. 2 – file formato .doc – dim. 23 Kb)il Codacons si inchinerà di fronte alle leggi della probabilità e chiederà formalmente scusa per i sospetti avanzati da centinaia di telespettatori che negli ultimi mesi si sono rivolti all’associazione e le cui segnalazioni il Codacons si è limitato a recepire.



Exit mobile version