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RAI, DI TUTTO DI PIU’, MA QUESTA VOLTA E’ TROPPO!









E’ noto che molti italiani non pagano il canone Tv. Cosi mamma Rai è solita mandare una lettera dal sapore minaccioso. Ma, incredibile a dirsi, esiste a Campione d’Italia un probo cittadino, tal Cingolani, che della televisione ne fa volentieri a meno e che si è stufato di ricevere l’ennesima richiesta di pagamento. ?Le comunichiamo che a tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta utile alla sua pratica ? ?, ma quale pratica? e perché la Rai si è permessa di aprire un fascicolo sul Signor Cingolani? La lettera prosegue: ?nel caso in cui Lei non ci fornisca indicazioni che ci consentano di regolarizzare la Sua posizione, l’Amministrazione finanziaria procederà ai necessari controlli?. Per il nostro amico questa frase è intollerabile: ?regolarizzare la mia posizione significa dover omologare me stesso alla dittatura mediatica – e prosegue – sono pronto come Giordano Bruno alla condanna al rogo per eresia televisiva?. Eh si perché la Rai, considerandolo un irregolare, o lo ritiene tale perché non ha una Tv e non si adegua al comportamento di tutti gli altri o, peggio ancora, presuppone sia un evasore e quindi, se non dimostra di non possedere la Tv, fornendo indicazioni, la sua posizione è irregolare. Ma perché un cittadino rispettoso delle regole deve essere costretto a fornire indicazioni, pena un accertamento tributario? La lettera della Rai prosegue ancora più esplicitamente: ?L’accertamento a Suo carico può in ogni modo essere evitato qualora Lei provveda a versare l’importo ?.?. ?Il sistema del bastone e della carota del deprecato ventennio? sentenzia il Sig. Cingolani che ormai di queste lettere ne ha ricevute circa sette e che ora si è rivolto al Codacons per raggiunti limiti di sopportazione. La sua è indignazione civile.
?Questa volta sarà il Codacons a procedere ad un accertamento nei confronti della Rai? ha dichiarato il Presidente del Codacons, l’Avv. Marco Maria Donzelli. ?Mandare al domicilio di tutti gli italiani che risultano non paganti una lettera di questo tipo – prosegue Donzelli – è già una procedura irregolare, ma inviarne sei o sette è persecutorio?.
Il Codacons ha denunciando la Rai chiedendo il risarcimento per danno da persecuzione.

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