(AGI) – Roma, 5 gen. – Il gioco tv di Raiuno, ‘Affari Tuoi’, finisce all’attenzione della Procura della Repubblica di Roma e della Corte dei Conti. A presentare una denuncia penale contro la trasmissione e’ il Codacons, sulla scia del provvedimento del ministero dello Sviluppo economico che ha vietato pochi giorni fa il programma ‘Affari tuoi’ "in quanto ha avuto svolgimento senza che la societa’ promotrice abbia mai adempiuto alle disposizioni recate nel Dpr 430/01 (regolamento per la revisione organica della disciplina dei concorsi e delle operazioni a premio, ndr)". Nonostante tale "perentorio divieto – spiega l’associazione nella sua denuncia – la Rai continua a mandare in onda le puntate della trasmissione vietata dal ministero, condotta che potrebbe configurare ipotesi penalmente rilevanti come inottemperanza all’ordine dell’autorita’". Non solo. Secondo il Codacons, "l’elargizione dei premi in denaro da parte della rete, all’interno di un gioco vietato dal ministero, potrebbe determinare un danno all’Erario", con la conseguenza che i premi assegnati ai concorrenti rischiano di "dover essere restituiti direttamente dai responsabili della Rai che non hanno bloccato il programma, in testa a tutti – sottolinea il Codacons – il direttore generale Claudio Cappon, qualora non fosse possibile recuperare dai giocatori i milioni di euro erogati". A tal proposito, ricorda ancora l’associazione, il ministero ha chiesto alla Rai di trasmettere "i regolamenti delle edizioni 2006, 2007 e 2008 della trasmissione, comunicando altresi’ i montepremi in esse distribuiti e/o posti in palio". Il Codacons, a seguito di alcuni servizi trasmessi da ‘Striscia la Notizia’, aveva sollevato dubbi circa la regolarita’ del gioco dei pacchi, presentando ricorsi al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. In particolare, l’associazione criticava la scelta poco trasparente dei concorrenti, e la mancanza di aleatorieta’ che invece per legge deve essere presente nei concorsi a premio. Tale "mancanza di alea" sarebbe dimostrata, ad avviso dell’associazione, dal fatto che "il cosiddetto ‘infame’ conosce il contenuto dei pacchi e puo’ influenzare la scelta dei giocatori offrendo cifre piu’ o meno alte a seconda del contenuto dei pacchi". "Concorrenti con numeri scritti sulla mano, vincitori parenti di soggetti interni al programma, e altre stranezze emerse nel corso delle edizioni – dichiara il presidente del Codacons Carlo Rienzi – rappresentano una serie di episodi gravissimi che giustamente hanno indotto il ministero a tutelare la fede pubblica e gli utenti della tv". (AGI)