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RAI, IL CODACONS DENUNCIA: PUBBLICITA’ OCCULTA E DISCRIMINAZIONI!

  Una nuova vertenza contro la violazione delle delibere sul pluralismo sociale da parte della RAI finisce davanti al Giudice di pace di Roma e al Presidente della Commissione parlamentare di vigilanza RAI, Riccardo Villari.
Per oltre un mese – spiega l’associazione – la trasmissione di Rai1 “Domenica In” ha preteso dal Codacons documenti, notizie, presenze in studio incaricando l’associazione perfino di invitare in trasmissione il Presidente dell’ Antitrust, Antonio Catricalà, e poi è scomparsa e ha escluso il Codacons dalla trasmissione senza alcuna ragione. Ora la rete televisiva di Stato è stata chiamata a risarcire i danni patrimoniali e all’immagine del Codacons davanti al Giudice di pace e alla Commissione parlamentare di vigilanza.
Rai1, infatti, attraverso la conduttrice dello spazio c.d. politico di “Domenica In” Monica Setta, ha prodotto un danno non indifferente all’associazione che ha inutilmente mobilitato numerosi cittadini che la RAI chiedeva fossero presenti in studio nella puntata su prezzi e crisi economica, finendo poi per escludere senza motivo l’associazione.
Ora il Codacons cita la RAI davanti al Giudice di Pace di Roma per il risarcimento dei danni morali e patrimoniali subiti, e chiede alla Commissione di vigilanza di sanzionare i responsabili dello spazio politico di “Domenica In” per violazione delle delibere sul pluralismo e parità di accesso ai programmi di informazione.
Intanto un nuovo esposto per pubblicità occulta si abbatte sulla Rai. Il Codacons si è infatti rivolto all’Antitrust, chiedendo di sanzionare la rete di Stato. Nel corso di una recente puntata della trasmissione “Tutti pazzi per la tele”, condotta da Antonella Clerici su Rai1 in prima serata, ospite in studio Mike Bongiorno, quest’ultimo ripetutamente e in modo poco elegante e rispettoso del pubblico, ha pubblicizzato il libro da lui scritto, sfogliandolo in diretta e mostrandolo alle telecamere. Al punto che la stessa conduttrice, dopo i continui riferimenti di Bongiorno al suo libro in “edizione ridotta”, ha deciso di sfilarlo dalle mani del presentatore e mostrarlo chiaramente ai telespettatori.
E’ parso quindi inequivocabile il fine promozionale del comportamento del noto presentatore, senza che tuttavia gli utenti fossero informati di ciò cui assistevano, attraverso cioè l’avviso proprio dei messaggi promozionali.  
 

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