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RAI, IL CONSIGLIO DI STATO CONFERMA LA MULTA DEL TAR: INCOMPATIBILE LA CARICA DI MEOCCI








La VI sezione del Consiglio di Stato ha confermato oggi la validità della multa inflitta dal Tar del Lazio alla Rai e ad Alfredo Meocci per la famosa questione dell’incompatibilità del Direttore Generale. I Giudici del CdS (Pres. Giorgio Giovannini, Est. Francesco Caringella) hanno accolto le tesi del Codacons, che era intervenuto in giudizio schierandosi contro Rai e Meocci, e hanno condannato le parti ricorrenti al pagamento delle spese legali in favore dell’associazione, nella misura di 7.000 euro.

?Adesso ? afferma Carlo Rienzi, Presidente Codacons ? la Rai e il Ministro per le Comunicazioni devono immediatamente bloccare l’aumento del canone se non saranno prima scaricate dai passivi di bilancio le spese legali di tale causa e l’importo della multa, per evitare che queste spese siano ingiustamente addebitate agli utenti. Tali importi devono essere versati personalmente da quei componenti del CdA Rai che hanno varato il provvedimento di assunzione di Meocci, trattandosi di illecito che non può essere addebitato alla società. Sembrerebbe per di più ? ha sostenuto ieri Rienzi nel corso di una lunga discussione tenutasi dinanzi al CdS ? che per effetto di una transazione la rete di Stato si sia impegnata a pagare la parte di multa a carico di Meocci, e addirittura le ingenti spese legali sostenute per la difesa dell’ex Direttore Generale Rai nella causa conclusasi oggi?.

?In nessun caso la Rai potrà farsi carico di tali spese ? conclude Rienzi ? perché andrebbe a violare nuovamente la legge 481 del 1995, che come noto vieta per un periodo di quattro anni immediatamente successivo alla cessazione dal ruolo di componente dell`Agcom di intrattenere, direttamente o indirettamente, rapporti di collaborazione o di impiego con le imprese operanti nei settori che sono di competenza del Garante. Di conseguenza è vietata anche l’erogazione di benefici economici allo stesso ex DG, e in particolare il farsi carico della multa e delle spese legali?. Oggi stesso l’associazione presenterà una diffida alla Rai e un esposto all’AGCOM perché, qualora fosse accertata tale circostanza, si dovrebbe irrogare una nuova sanzione che in caso di recidiva può portare alla sospensione della concessione.

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