Il primo risultato della diffida inviata dal Codacons al Ministero
dell`economia, in base all`art. 140 del Codice del Consumo, è la nota
del 18.1.2007 del Direttore Generale del Tesoro nella quale così si
risponde al Codacons e all`Associazione utenti dei servizi
radiotelevisivi:
“In ordine alla sollecitazione ad agire con azione di responsabilità
nei confronti degli amministratori in qualità di azionisti per i fatti
connessi alla vicenda Meocci lo scrivente in qualità di azionista della
suddetta società di impegna a prendere in debita considerazione
l`istanza in oggetto… ai senti degli art.. 2392 e 2393 c.c.“
Finalmente qualcosa si muove – afferma il Presidente Codacons, Carlo
Rienzi – e ci auguriamo che con la fine di questa gestione Rai
terminino ache le discriminazioni ai danni del Codacons e gli sprechi
di denaro pubblico da parte dell`azienda, come quello relativo alla
causa contro la trasmissione di utilità sociale Striscia la notizia per
la nota vicenda dei pacchi di Affari Tuoi.
Intanto la Rai – fa sapere l`associazione – con atto a firma del
Responsabile degli affari legali e societari, rifiuta di mostrare agli
abbonati e al Codacons la transazione tra Meocci e l`azienda,
transazione su cui indaga la Procura di Roma e l`Agcom. Nel rifiutare
illegittimamente di fornire copia di tale atto, si apprende che esso è
oggetto di una indagine penale da parte dell`autorità giudiziaria.
Naturalmente – conclude il Codacons – questo diniego sarà esposto alla
Procura, ritendendolo fin d`ora indebito e potendo ravvisare in esso
gli estremi dell`omissione di atti d`ufficio.