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?RAIOPOLI?: IL CODACONS CHIEDE UNA COMMISSIONE D’INCHIESTA SULLA RAI











Possibile che solo ora Sandro Curzi si sia accorto del sottobosco immorale che domina alla Rai? E fino ad ora cosa ha fatto? Ha dormito? Così il Codacons e L’ Associazione Utenti Radiotelevisivi si inseriscono nella vicenda di ?Raiopoli? e degli scandali che stanno venendo alla luce in queste ore.

Che le raccomandazioni e le amicizie influenti in Rai rientrassero nella normalità era cosa nota a tutti. C’è chi si chiede come abbia potuto un avvocato di un’associazione di consumatori di Forza Italia ottenere uno spazio fisso su Rai2 per dire alla gente ovvietà inutili, o perché sia stato cacciato da Radio Anch’io Sport il bravo Gianni Ippoliti, che tra le altre cose lavorava gratuitamente, e ancora perché Lorella Cuccarini sia stata reclutata dalla Rai, pagata e fatta restare a casa senza lavorare. E sorgono pensati interrogativi anche sulla trasmissione di Fabio Fazio che, secondo Curzi, pur essendo prodotta in studi e con mezzi televisivi della Rai, formalmente viene commissionata a una società esterna.

Il vero potere ? affermano il Codacons e L’Associazione Utenti Radiotelevisivi ? è nelle mani di società di produzione esterne come Endemol, Magnolia e Ballandi, che realizzano programmi per la Rai. La produzione interna alla rete di Stato viene sempre più ridotta, a danno della qualità. Ne è la prova il fatto che una trasmissione di soli 10 minuti e dai costi bassissimi, dedicata ai consumatori e proposta dal Codacons, sia stata approvata dalla Direzione Generale Rai come programma utile al servizio pubblico, e poi bloccata da una lobby misteriosa attraverso telefonate minacciose della terza rete e i veti di vicedirettori di Rai2. Tutto questo solo perché doveva essere prodotta all’interno della Rai e a costi bassissimi.

E di una vera e propria lobby si può parlare anche quando si tratta di scegliere gli ospiti delle varie trasmissioni tv. Con quali criteri vengono selezionati? Emblematico per il Codacons il caso di Bruno Vespa e delle presunte puntate di Porta a Porta cucite addosso a esponenti politici. Se fosse confermato l’episodio ? attacca l’associazione ? sarebbe un fatto gravissimo e Vespa dovrebbe essere allontanato dalla tv. Lo stesso Vespa che, riferendosi al Codacons, ha giurato di invitare l’associazione in studio ?solo se costretto dai Carabinieri?, per via della multa per violazione del divieto di pubblicità al fumo che il Codacons fece elevare contro Porta a Porta per una puntata dedicata alla Ferrari.

Il Codacons e l`Associazione Utenti Radiotelevisivi, rappresentando la generalità dei cittadini che pagano il canone, hanno deciso di lanciare una campagna di moralizzazione della Rai; le due associazioni infatti chiedono oggi una Commissione d’inchiesta al Ministro delle comunicazioni e al Parlamento il cui compito sia quello di ripulire la Rai da nefandezze varie e raccomandazioni, al fine di privilegiare la produzione interna della rete di Stato e limitare quella esterna. Domani inoltre l’associazione annuncia clamorose iniziative a tutela dei telespettatori.

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