Che esistessero i presupposti per un calo delle tariffe Rc Auto, che in Italia restano tra le più elevate d’Europa, accentuando la crisi del mercato automobilistico e delle due ruote (per assicurare un motorino,spesso vengono imposti premi di 1.000 euro,il doppio del valore del bene assicurato pari a 500 euro), lo sapevamo da tempo,non c’era bisogno del rapporto Isvap, una relazione sul nulla, visto che ha scientificamente sorvolato sulle grandi questioni che interessano i cittadini: fondo vittime della strada,la cui riduzione di 1,5 punti, pari a 250 milioni di euro è sparita anche dalla relazione Isvap; il decreto truffa RC Auto; le mancate diminuzioni tariffarie commisurate alla riduzione della sinistrosità, i lauti bilanci delle compagnie (il settore torna in positivo…,non essendo mai stato negativo con la dilatazione delle riserve sinistri !) conseguite sulla pelle degli assicurati; ecc.
Ma chi dà i numeri sulla RC Auto ? Il Presidente dell’Isvap, che ha certificato una crescita del settore dell’8,5 per cento; quello dell’Ania Desiata, che ha detto che la crescita è del 6 per cento; l’Istat, che ha fotografato un aumento delle tariffe RC Auto del 7,7 per cento nei primi 3 mesi del 2003, o Ministero Attività produttive ed Isvap, che hanno affermato che ci sono state diminuzioni ?
Siamo alle solite,con l’attuale dirigenza dell’Isvap, gli assicurati non hanno alcuna tutela,come quella offerta dall’Antitrust, una delle poche autorità serie e rigorose che però non ha il compito di vigilare sulle assicurazioni !
?La relazione sul nulla? presentata oggi dal presidente dell’Isvap, piuttosto che dare garanzie sui diritti di 40 milioni di assicurati, vilipesi dalla totale assenza di una corretta vigilanza, promette di affidare ad un fantomatico ?ombdusman assicurativo? la soluzione delle controversie: vista che al San Michele oggi era attivata l’aria condizionata, tale proposta,vero e proprio ?ballon d’essai?, non può essere ascrivibile ad un colpo di caldo !
L’Intesa dei Consumatori aspetta proposte concrete dal settore e dal Governo,non fidandosi ?sicuramente? delle certezze espresse da Isvap e ministero,che non hanno fatto abbassare le tariffe di un centesimo,ma al contrario hanno fatto conseguire utili consistenti alle compagnie e riserve sinistri ancor più elevati rispetto alle medie europee.