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RC AUTO: DOPO LA LEGGE TRUFFAL’ACCORDO TRUFFA PER RIFARE LA FACCIA PULITA ALLE COMPAGNIE






Alle ore 16 il Ministro Marzano ha fatto finta di avanzare le proposte sulla questione rc auto chiedendo alle associazioni dei consumatori il loro parere e le loro osservazioni. Numerosi gli interventi critici e con richieste diverse e ulteriori da parte dei rappresentanti dei consumatori. A questo punto il Ministro si allontana per incontrare l’Ania e ritorna dopo 10 minuti con i rappresentanti delle compagnie e un testo dattiloscritto di 10 pagine contenente le stesse inaccettabili proposte avanzate poco prima.
La ?sceneggiata? a questo punto arriva al suo atto finale: nel silenzio più totale e con la connivenza di alcune associazioni il Ministro e l’Ania fanno entrare in sala la stampa per annunciare i grandi risultati del dibattito. Questi i contenuti:



1) una moderazione delle tariffe per un anno, ossia ?aumentate ma poco!?;

2) sconti per i più giovani, ossia la ricostituzione delle giuste tariffe per i giovani, categoria particolarmente tartassata dal caro-polizza;

3) agevolazioni per i ciclomotori, ossia la fine delle tariffe estorsive che spesso portavano un’assicurazione di un ciclomotore a costare più del ciclomotore stesso!;

4) agevolazioni per chi ha più autoveicoli, ossia anziché far pagare una sola polizza all’utente che usa alternativamente più auto, lo si ?massacra? con più polizze, una per automobile;

5) sospensione della polizza in caso di furto, ossia una misura ovvia e già prevista dal codice civile;

6) portabilità dell’attestato di rischio con altri assicuratori, ossia una misura che già l’Isvap aveva deciso di attuare.



Tutte misure, sostiene l’Intesa, insufficienti e truffaldine che vanno ad unico vantaggio delle compagnie di assicurazione. A questo punto della riunione i rappresentanti dell’Intesa si alzano indignati e abbandonano il tavolo, ribadendo le proprie richieste :



a) forme di rimborso per i 7.000 miliardi del cartello accertato dall’Antitrust;

b) trasparenza dei bilanci delle compagnie;

c) superamento dell’agente monomandatario;

d) dimezzamento dei tempi di risarcimento;

e) fine delle tariffe differenziate per Regione;

f) premi per gli automobilisti virtuosi.



Le associazioni dell’Intesa, infine, ribadiscono la volontà di far abrogare la legge salva-compagnie, attraverso il referendum per cui è stato costituito con la Margherita il Comitato promotore per la raccolta delle firme.






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