Dai dati ufficiali del ministero dell’economia (DPEF), le tariffe RC Auto sono aumentate, negli ultimi 6 anni (dal 31.12.1996 al dicembre 2002) del 94,65 per cento, 6,7 volte più dell’inflazione che nello stesso periodo si è attestata al 14,05 per cento. Per effetto di tali rincari continui ed ingiustificati, un consumatore che per assicurare la sua auto spendeva 400,77 euro a fine dicembre 1996 (i valori sono stati tutti tradotti da lire in euro), spende nel 2002, come si può vedere dalle tabelle, 780,35 euro, con un aumento del 96 per cento: un vero e proprio salasso sui bilanci delle famiglie.
(*) Stima: Elaborazioni Intesa dei Consumatori su dati Istat ed Isvap
(**) Fonte: Relazione provvisionale e programmatica del Governo 2003-2006.
Una polizza senza rischi diversi (incendio e furto) che nel 1996 era di 400 euro,è diventata 437 euro nel 1997 (più 9,2 %); 497 euro nel 1998 (più 13,6 per cento); 578 euro nel 1999, quando l’impennata degli aumenti ha registrato un rincaro del 16,3 per cento,con un incremento di ben 81 euro rispetto all’anno precedente, fino ad arrivare a 702 euro nel 2001 (più 10,7 per cento) ed a 780 euro nel 2002 (più 11,1 per cento).
Perfino nel 2000, a fronte del blocco tariffario decretato dal Governo, le compagnie sono riuscite con i consueti artifizi a rincarare le polizze del 9,7 per cento, imponendo un onere medio di aumento pari a 55,78 euro a polizza ! E l’Ania (L’associazione tra le imprese assicurative), piuttosto che riflettere, meditare e fare il ?mea-culpa? su questi inconfutabili ?furti con destrezza? a danno di milioni di assicurati (i dati sono contenuti nella relazione provvisionale e programmatica del Governo 2003-2006), si permette perfino di affermare che sugli aumenti vengono ?dati numeri al lotto?, irridendo al ministero dell’economia ed all’Antitrust che ha accertato e sanzionato l’assenza della benché minima di concorrenza nel settore RC Auto e le politiche di cartello messe in atto per saccheggiare e svuotare le tasche delle famiglie.
Relativamente all’incontro con l’Ania del 3 febbraio 2003 le proposte che verranno avanzate dall’Intesa dei consumatori sono:
- concedere all’assicurato uno sconto sulla futura polizza stipulata con la stessa compagnia;
- un buono sul pagamento della franchigia;
- lo scalo di una classe a favore dell’assicurato;
- restituzione del 20% delle polizze pagate negli anni 1995-2000
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LA GIUNGLA ASSICURATIVA: IL DECALOGO PER TUTELARSI DALLE COMPAGNIE
- Non aspettare l’ultimo giorno di scadenza della polizza. Saremo costretti ad accettare l’aumento anche se siamo stati buoni guidatori e non abbiamo prodotto incidenti: infatti la bonus-malus che prevede penalizzazioni in caso di sinistri e classi di merito inferiori, se siamo stati guidatori virtuosi, non ci difende dai rincari.
- Abbiamo la possibilità di effettuare disdetta, qualora l’aumento è superiore al tasso di inflazione, anche il giorno della scadenza, ma questo non ci offre la possibilità di stipulare una polizza più conveniente e spesso, rischiamo di cadere dalla padella nella brace.
- Se decidiamo di cambiare compagnia, l’agenzia che stiamo abbandonando è obbligata a rilasciarci l’attestato di rischio, ossia il nostro status di guidatori, dietro semplice richiesta, come impone la legge. Passano sempre alcuni giorni, per questo è importante scadenzarsi il rinnovo della polizza informandoci nei 10 giorni precedenti alla scadenza.
- Impariamo a ?trattare? con la compagnia, minacciamo di dare disdetta in caso di aumenti ingiustificati: riusciremo, nel 90 per cento dei casi, ad ottenere la stessa tariffa dell’anno precedente.
- Nella scelta della Compagnia informiamoci sull’apertura dell’ufficio sinistri (orari, fax e telefono, funzionario responsabile) e sulla velocità di liquidazione dei sinistri.
- Abituiamoci a comparare le tariffe assicurative,che devono essere pubblicate sui siti delle singole compagnie oltre che su quello del ministero dell’Industria (www.minindustria.it.).
- Ricordiamoci che l’Antitrust (l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) ha comminato una multa da 700 miliardi di lire al ?cartello delle assicurazioni? (le 17 principali compagnie, da Generali a Ras, Toro, Unipol, ecc.), confermata da Tar e Consiglio di Stato, accertando danni agli assicurati per 7.000 miliardi di lire per effetto della mancata concorrenza. Numerose sentenze dei Giudici di Pace, proprio in virtù di tale ?accordo di cartello?, condannano le compagnie sanzionate a rimborsare il 20 per cento dei premi pagati dal 1995 al 2000. Tali sentenze, immediatamente esecutive, sono impugnabili soltanto per Cassazione. Sui siti delle associazioni dell’Intesa le ?Istruzioni per l’uso?.
- Possiamo stipulare polizze RC Auto con le Compagnie telefoniche che fanno in genere, tariffe più basse del 30-40 per cento. Ricordiamoci che qualsiasi rapporto con la compagnia sia per denunciare eventuali sinistri che per la loro liquidazione è tramite telefono.
- Ricordiamo di effettuare regolare disdetta 30 giorni prima della scadenza, se vogliamo cambiare compagnia non prima di aver valutato e scelto quella più conveniente.
- Per i reclami l’autorità di controllo è l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni Private),Via del Quirinale,21 ?00185 Roma, tel.06- 421331 (orario di accesso dalle ore 10 alle ore 12,00 sabato escluso); fax 06-42133206,sito internet (www.isvap.it.)
Tratto dal libro EURO,LA RAPINA DEL SECOLO
di Elio Lannutti e Michele Gambino, EDITORI RIUNITI