L’art. 650 del codice penale punisce l’inosservanza agli ordini esecutivi dell’Autorità. Questo è proprio quello che stanno facendo le imprese assicuratrici: non rispettare un ordine dell’Autorità. Le compagnie di assicurazione, dopo la sentenza del TAR che ha confermato il cartello posto in essere dalle stesse a danno dei consumatori, non hanno ancora versato una lira. E’ necessario a questo punto un nuovo intervento dell’Antitrust per obbligare le compagnie a pagare la multa. Il CODACONS chiede all’Autorità di fare rapporto alla Procura della Repubblica affinché le compagnie che violano la legge vengano punite. Il CODACONS ritiene necessario il pignoramento presso le agenzie dei premi pagati dagli assicurati per un valore pari a quello della multa (700 miliardi). Il rifiuto delle compagnie al pagamento della multa configura un vero e proprio reato che deve essere denunciato alle Procure della Repubblica d’Italia.
La possibilità per le compagnie, prevista anche dalla legge, di pagare gli interessi sulle somme delle multe pagate in ritardo non implica il venir meno dell’obbligo immediato di pagare, sanzionato anche penalmente.
Se l’Antitrust, cui il CODACONS ha inviato una diffida, non si adopererà per il recupero della somma, scatterà una denuncia contro la stessa Autorità per omissione di atti dovuti.
L’associazione di consumatori denuncia inoltre un aumento record delle tariffe rc auto in Sicilia, precisamente a Catania, dove alcune compagnie praticano rincari di oltre il 1800%!! Un consumatore si è rivolto alla sede Siciliana del CODACONS quando ha visto la propria assicurazione aumentare da £500.000 a £9.000.000. Chiedendo spiegazioni alla compagnia si è sentito rispondere che le loro tariffe erano tra le più basse! Così l’utente, deciso a trasferirsi altrove, ha chiesto l’attestato di classe di merito, ma non gli è stato fornito, in quanto risultava moroso di una rata da 250.000£. Dopo aver fornito le ricevute del pagamento, la compagnia ha risposto che i dati non corrispondevano. Il consumatore si è allora rivolto al CODACONS di Catania il quale, dopo aver inviato una diffida all’impresa assicuratrice ed informato l’ISVAP dell’accaduto, sta valutando eventuali iniziative legali da intraprendere nei confronti della compagnia.