Al termine dell’incontro tecnico presso il Ministero delle Arttività Produttive, l’Intesa dei consumatori (Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori) rende nota la posizione assunta nel corso della riunione l’Intesa dei Consumatori,:
· Ha ribadito la completa avversione rispetto al decreto salvacompagnie, che ha reso impraticabile il giudizio per equità dei Giudici di pace in tutti i settori danneggiando gravemente i consumatori e gli utenti, e la cui approvazione ha comportato l’interruzione di una trattativa già avviata con l’Ania, creando un danno oggettivo e grave ai cittadini interessati al risarcimento di quanto pagato in più sull’RCA negli anni dal 1995 al 2000, diritto al risarcimento sancito dalla sentenza dell’Antitrust e confermato dai vari gradi di giudizio. Rispetto a tale decreto, ora convertito in legge con il voto dei parlamentari i cui nomi sono pubblicati sui siti adoc.org, codacons.it, adusbef.it, federconsumatori.it, l’Intesa dei consumatori conferma la volontà di promuovere un referendum abrogativo qualora tale legge sia promulgata e a tal fine rivolge un appello al Presidente della Repubblica affinché non promulghi una legge così ingiusta, impopolare e lesiva dei diritti dei cittadini.
· Ha espresso interesse per la disponibilità espressa dal rappresentante del Ministro per una iniziativa di legge che introduca anche in Italia soluzioni a tutela dei consumatori quali l’azione collettiva (che a fronte di una sentenza favorevole su causa promossa dalle Associazioni dei consumatori, tale sentenza si applichi automaticamente a tutti coloro che si trovino nella medesima condizione), o il danno punitivo. Ma ha sottolineato come tali richieste, come anche l’estensione erga omnes degli accordi sottoscritti dalle Associazioni riconosciute, richiedano tempi tali da non essere risolutori di per sé del danno causato dal decreto salvacompagnie.
· Ha ribadito, a fronte della volontà espressa dal Ministero di riproporre l’apertura del tavolo sull’RCA con l’ANIA, la richiesta pregiudiziale che la trattativa riguardi anche la questione del risarcimento a seguito della decisione dell’Antitrust, ed il rappresentante dell’Intesa dei consumatori ha espresso l’auspicio che su tale richiesta pregiudiziale sia possibile avere il consenso di tutte le Associazioni dei consumatori come condizione per una riapertura delle trattative con l’ANIA che non sia solo di facciata.